
Il chirurgo salvò l’ispettore Giovanbattista Crisci quando fu ferito nella strage di Querc
Viareggio, 18 dicembre 2019 - Competenza e sensibilità assieme. Professionalità ma, soprattutto, quella sentita empatia che aveva con i suoi pazienti. Addio al professor Mario Falaschi, scomparso all’età di 80 anni per complicazioni dopo un intervento chirurgico, che ha segnato un percorso importante come uomo e medico assieme. Originario di Livorno, dopo la laurea in medicina e chirurgia all’Università di Pisa, si è trasferito a Viareggio nel 1975. Dal 1981 al 1996 è stato primario dell’ospedale di Fivizzano dove molti viareggini andavano per farsi curare da lui. Specialista in chirurgia generale, vascolare e d’urgenza, è tornato in Versilia diventando primario all’ospedale di Pietrasanta fino al 2000: e proprio dopo aver avuto l’assegnazione di una delle due chirurgie al nuovo ospedale unico della Versilia (che sarebbe stato inaugurato da lì a poco), decise all’improvviso di andare in pensione, tra lo stupore di pazienti e familiari. "Mario spiegò che non si sarebbe abituato ad una chirurgia di tipo nuovo, basata su numeri, bilanci e protocolli – racconta chi l’ha conosciuto – essendo abituato ad ospedali più piccoli, più familiari".
Nel suo curriculum una lista infinita di interventi di alta chirurgia che hanno risollevato le sorti di famiglie e assecondato le speranze di sopravvivenza di tantissime persone: tra l’altro fu proprio lui, nel 1978, a operare e salvare la vita all’ispettore di polizia Giovanbattista Crisci, unico superstite della strage di Querceta. E sempre il professor Falaschi rimase in reparto insieme ai suoi pazienti durante una forte scossa di terremoto a Fivizzano, mentre tutti scappavano spaventati fuori dall’edificio. Qualche giorno fa ha subito un improvviso intervento addominale all’ospedale di Cisanello di Pisa dove, nonostante la professionalità del reparto di chirurgia d’urgenza, è spirato a causa di sopraggiunte complicazioni. Proprio le stesse che era solito raccontare, tra le mura domestiche, quando condivideva commosso con i familiari il dolore della perdita di una delle persone ricoverate.
Lascia l’adorata moglie Carla, i figli Luca, titolare dell’omonima e notissima rivendita di articoli di ortopedia e Marco, che pochi mesi fa è stato protagonista delle nostre cronache per l’amorevole gesto della donazione di un rene ad una giovane ventenne malato; le nuore Stefania e Michela, oltre ai nipoti Leonardo, Emma e Margherita che tanto amava. Stamani dalle 11,30 la salma sarà esposta alla Croce Verde di Viareggio; i funerali sono fissati per oggi alle 16,30 nella chiesa di Santa Rita. Francesca Navari © RIPRODUZIONE RISERVATA