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Addio a Alba Beluffi. Valorizzò l’artista Simi

Scomparsa a 98 anni la professoressa che aveva rilanciato le opere di Filadelfo.

Addio a Alba Beluffi. Valorizzò l’artista Simi

Una tenace appassionata d’arte. Questo era Alba Tiberto Beluffi, scomparsa a 98 anni e cittadina benemerita di Stazzema. Milanese di nascita, insegnante, un’antesignana delle visite ai campi di sterminio, studiosa della lingua, dopo la pensione si era trasferita col coniuge in Versilia aprendo una Galleria d’Arte a Querceta. Colpita da alcuni dipinti del pittore stazzemese, Filadelfo Simi, vissuto fra Ottocento e primo Novecento, ne scrisse la biografia, divenendo poi la maggiore studiosa dell’artista e della sua scuola pittorica. Ha curato la creazione della collezione delle opere di Filadelfo e della figlia Nera in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Pietrasanta. Ha dedicato molti anni della sua vita alla valorizzazione dell’artista con monografie e mostre. Per la sua opera il comune di Stazzema nell’aprile 2019 l’aveva insignita della cittadinanza benemerita "per aver contribuito alla conoscenza e la valorizzazione dell’opera di Filadelfo Simi, della figlia Nera e degli artisti della scuola che si riuniva nello studio di Scala di Stazzema, promuovendo la valorizzazione non solo della loro opera artistica, ma dell’intero territorio come luogo dell’arte italiana ed internazionale". "Salutiamo una donna appassionata e determinata – commenta il sindaco Maurizio Verona – che ha amato e promosso il nostro territorio, riscoprendo l’opera di Filadelfo Simi e della sua scuola pittorica di Stazzema, dedicandovi energie. Il riconoscimento della cittadinanza benemerita è stato un ringraziamento per quanto ha fatto per riportare alla luce una pagina di un artista importante per la storia dell’arte italiana ed internazionale". Ad agosto la signora Alba, ormai con difficoltà a spostarsi, era andata personalmente a visitare la mostra di Simi a Palazzo Mediceo.