
Il divieto di balneazione è solo un ricordo
Viareggio, 14 agosto 2015 - Luce verde per la qualità dell’acqua sul litorale viareggino. E, alla vigilia di Ferragosto, questo non può che essere un dato incoraggante. I prelievi effettuati dall’Arpat, lo scorso lunedì, cento metri a nord della foce del Fosso dell’Abate al confine con Lido hanno, dunque, dato esito positivo: così anche quell’area – che in passato aveva attraversato invece momenti burrascosi, arrivando addirittura a subire il divieto assoluto di balneazione – torna a tutti gli effetti sui livelli buoni, evidenziando la presenza di agenti inquinanti contenuti nei limiti stabiliti dalla legge. I risultati, d’altronde, sono in linea con quelli resi noti da Goletta Verde che proprio in questi giorni ha concluso i rilievi sulla costa toscana. Evidenziando, però, anche una situazione critica: se Viareggio sorride, infatti, il litorale versiliese più a nord non può fare altrettanto. Alle Focette l’acqua alla foce del Fosso Montrone risulta ‘fortemente inquinata’, così come quella al Cinquale, alla foce del Versilia. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e quando i risultati sono bollati come ‘fortemente inquinanti’ significa che i valori superano di più del doppio i limiti previsti dalla normativa vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010). Uno scenario poco rassicurante ma che trova altre conferme in Italia, in particolare alla foce di fiumi, canali e torrenti che continuano a immettere in mare sostanze inquinanti, con gravi rischi per l’ecosistema marino e per la stessa salute dei bagnanti.
I prelievi e le analisi di Goletta Verde vengono eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente che anticipa il viaggio dell’imbarcazione a bordo di un laboratorio mobile attrezzato. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nel laboratorio mobile lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell’acqua, pH, ossigeno disciolto, conducibilità / salinità). Le analisi chimiche vengono effettuate direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo.