FRANCESCA MENCACCI
Sport

Vincenzo Cangelosi punta su una rosa ristretta per il Perugia: spazio ai giovani della Primavera

L'allenatore del Perugia, Vincenzo Cangelosi, mira a una rosa di 22 giocatori, integrando giovani della Primavera.

Il tecnico biancorosso Vincenzo Cangelosi

Il tecnico biancorosso Vincenzo Cangelosi

Non solo gli obiettivi da voler raggiungere in due anni, c’è anche la strategia per provare a dare seguito alle buone intenzioni. La rosa ristretta: ecco come Vincenzo Cangelosi cercherà di centrare gli obiettivi della società biancorossa. L’allenatore del Perugia ha in mente di lavorare con un organico non eccessivamente numeroso, e avere la possibilità di inserire giovani della Primavera. Una rosa di circa 22 giocatori con i quali l’allenatore potrà interagire meglio. A questi, Cangelosi aggiungerà ragazzi che stanno dimostrando, con la formazione giovanile biancorossa di valere una chance. Con un gruppo meno numeroso si riesce a stabilire un contatto diverso, inoltre tutti avranno la possibilità di dare un contributo alla causa biancorossa e si potranno evitare troppe esclusioni eccellenti al momento del match e quindi malumori. Il tecnico e il diesse Mauro Meluso lavoreranno, quindi, in questa direzione.

La partenza dei giocatori in prestito, i calciatori che potrebbero non rientrare nel progetto con i quali la società dovrà parlare a fine mese Il Perugia, taglieranno e non di poco la rosa attuale. La società dovrà poi fare i conti con le trattative che si presenteranno per i calciatori che hanno acceso i riflettori nonostante la stagione non esaltante. "Vorremmo tenerli – ha spiegato il diesse Meluso a Tmw Radio – ma se vorranno andare via loro, si dovrà d’accordo con i club". Per quanto riguarda Seghetti il futuro appare già segnato, visto che il calciatore non rinnoverà il contratto con il Perugia e andrà sul mercato con la scadenza 2026. Poi ci sono Giunti, Joselito e Montevago, calciatori fondamentali per ripartire. I prestiti che se ne andranno, i giocatori che saluteranno e quelli che saranno ceduti senza troppo dolore, la società dovrà sostituirli con interventi mirati. Ma con l’obiettivo di creare una rosa non extra large. Pochi ma buoni.

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