
PERUGIA
3
BRESCIA
2
(22-25, 22-25, 25-18, 25-14, 15-8)
PERUGIA: Kosareva 19, Montano 16, Traballi 15, Cogliandro 11, Bartolini 11, Ricci 4, Sirressi (L1), Viscioni 2, Messaggi 1, Atamah, Braida. N.E. – Turini, Lillacci (L2). All. Andrea Giovi.
BRESCIA: Fiorio 14, Pamio 10, Torcolacci 8, Malik 7, Babatunde 7, Scacchetti 1, Pericati (L1), Ratti 5, Brandi 2, Bulovic 1, Pinarello. N.E. – Pinetti, Tagliani (L2). All. Alessandro Beltrami.
Arbitri: Dario Grossi (RM) e Marco Pazzaglini (RM).
BARTOCCINI (b.s. 17, v. 7, muri 22, errori 16). MILLENIUM (b.s. 12, v. 7, muri 11, errori 18).
PERUGIA - Il cammino nel campionato parte contratto per la compagine della Bartoccini Gioiellerie Perugia che si distrae troppo in avvio di gara, ma poi riesce a trovare continuità e a vincere. C’è ancora ampio margine di miglioramento anche perché la Valsabbina Millenium Brescia non ha mostrato tutta questa qualità di gioco. Da affinare gli schemi proposti dalla regista Maria Irene Ricci, non sempre precisa, Dayana Kosareva (nella foto) ha dato il suo grosso contributo alla causa, notizia che può tranquillizzare i tifosi. Al fischio d’inizio Kosareva si mette in luce (7-3). Babatunde risponde ma il muro di Montano ristabilisce il gap (14-10). Gli errori riportano a contatto, Malik sorpassa e Fiorio firma l’uno a zero. Nella seconda frazione sono le ospiti ad essere fallose, Montano sale in cattedra ed allunga (13-7). Improvvisamente cala il ritmo e le lombarde rimontano (15-14). Entra Viscioni ma l’inerzia è cambiata e Ratti mette la freccia (18-20). I pasticci perugini agevolano il raddoppio di Brescia. Terzo frangente che inizia titubante (1-4). Il cambio di marcia lo opera Kosareva (otto palle a terra), Traballi comincia ad ingranare ed amplia la forbice (17-9). Ad accorciare le distanze è il punto di Montano. Quarto periodo equilibrato sino al 10-9. Qui Montano e Traballi accelerano e scavano un solco impossibile da richiudere, sentenza rimandata. Al tie-break Perugia conduce ampiamente (8-3). Nessuna esitazione sino al trionfo firmato Kosareva.
Alberto Aglietti