ROSSELLA CONTE
Umbria

Perugia, lavoratori in nero nel cantiere "superbonus"

Blitz della guardia di finanza: maxi sanzione e sospensione dell'attività

Sono intervenuti gli uomini della guardia di Finanza

Sono intervenuti gli uomini della guardia di Finanza

Perugia, 4 giugno 2024 – Quattro lavoratori a nero in un cantiere superbonus. E' quanto emerso nel corso di un controllo dei militari della Compagnia di Foligno presso un cantiere edile sito nella città della Quintana, legato ad interventi finanziati con fondi del cosiddetto “superbonus 110%”. In tale ambito alla ditta appaltatrice, con sede fuori Regione ma di fatto operante in Umbria, è stata contestata la presenza di quattro lavoratori privi del contratto, pertanto “in nero”, ed è stata comminata una maxi sanzione che prevede pene pecuniarie da un minimo di euro 7.800 euro a un massimo di euro 46.800 mila euro.

L’ispettorato territoriale del lavoro di Perugia ha disposto l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale e dopo ulteriori specifici approfondimenti, ha contestato sanzioni amministrative in materia di sicurezza sul lavoro, per un importo pari a 27.650 euro. Dall’inizio dell'anno, la Compagnia di Foligno, sulla base delle direttive impartite dal Comando provinciale di Perugia, ha eseguito molteplici attività ispettive nei confronti di imprese operanti nei comuni della circoscrizione territoriale di competenza, riscontrando complessivamente l’impiego di 12 lavoratori completamente “in nero” e 5 irregolari. Oltre al cantiere edile in questione, le operazioni hanno interessato diverse attività economiche, tra le quali due ristoranti di Foligno e un laboratorio di sartoria di Cannara condotti da cittadini di etnia cinese.

In particolare presso le due attività di ristorazione sono stati rilevati tre dipendenti, intenti a prestare attività lavorativa privi di contratto di lavoro e due lavoratori “irregolari” per i quali non erano state effettuate le comunicazioni agli enti competenti. In tale ambito sono stati inoltre contestati pagamenti in contanti, non tracciabili, riferiti alle ore di straordinario effettuate da due dipendenti per un totale di 6.664 euro. Presso l’opificio è stato invece individuato un lavoratore “in nero”. Ulteriori attività ispettive, trasversali a più settori economici, tra i quali bar, lavanderie, centri estetici e parrucchieri, hanno consentito di contestare violazioni per la presenza, in totale, di quattro lavoratori “in nero” e tre lavoratori irregolari.