
Il “Maestro“ come tutti chiamano lo chef Gianfranco Vissani (nella foto) festeggia oggi un compleanno molto importante: settant’anni. "In realtà – dice il celebre e celebrato personaggio orvietano con il suo simpatico e inconfondibile ’vocione’ in una videointervista al concittadino Gianluigi Basilietti – io me ne sento al massimo una cinquantina". Cuoco, gastronomo, scrittore, ristoratore, critico gastronomico e personaggio televisivo (uno di quelli che “bucano lo schermo“ per dirla con le parole dell’amico giornalista nonchè suo grande estimatore Bruno Vespa), Vissani è nato proprio il 22 novembre del 1951 a Civitella del Lago. Il compleanno speciale verrà festeggiato, come annuncia lui stesso, nel suo regno che ’guarda’ il lago di Corbara. "Ho iniziato a cucinare – ricorda – che avevo 12 anni. Non ho più smesso...". Racconta dei tanti sacrifici fatti ma anche dell’amore per le sue ’creazioni’ universalmente riconosciute come straordinarie. Grande attenzione alle materie prime e una creatività fuori dal comune, che fa di lui un autentico ’genio’ in cucina. Anhe se oggi il testimone è passato al figlio Luca. Anche lui bravissimo.
"Volevo andare a Londra a un certo punto – racconta – ma mia madre si oppose e allora rimasi qui, a Orvieto a raccogliere l’eredità di papà Mario. Uno che di notte mi svegliava per farmi piantare migliaia e migliaia di rapi!". Del “personaggio“ Vissani e in particolare del come si diventa tali dice: "Con la mia inconsapevolezza nel dire e fare tutto quello che penso. È il mio modo di essere, noi veniamo dalla campagna". Ma cosa pensa delle tendenze della cucina attuale? "Non sopporto – risponde senza peli sulla lingua –, questi cuochi che si danno alle basse temperature, agli ultrasuoni, ai sifoni e all’azoto. Quattro cose che odio perchè non senti più i sapori".
Settant’anni vissuti sempre al massimo e con tanti amori, si dice. "Sì – ammette –, ma adesso conto fino a mille. Le donne ti danno felicità e amore ma anche tristezza. Come sono adesso? Sereno". L’ultima riflessione è sulla pandemia "Non è finita, l’appello è a vaccinarsi".
"Gianfranco? È unico – dice di lui Marco Caprai, il Re del sagrantino, che per i 50 anni della Cantina proprio pochi giorni fa lo ha voluto accanto –. Un amicon che mi ha insegnato un sacco di cose. 70 anni sono un traguardo importante, festeggerò con lui".
Donatella Miliani