
Viola Marietti al Ridotto del Morlacchi con “Aldst“. Un monologo sulla difficoltà di essere felice
Si torna al Ridotto del Morlacchi, la rassegna inserita nella stagione di prosa e dedicata alle più significative creazioni artistiche del contemporaneo che privilegiano un rapporto intimo e di prossimità con gli spettatori. Merito di un allestimento speciale che accoglie il pubblico direttamente sul palcoscenico, con la platea a far da fondale. Il terzo appuntamento della rassegna è con lo spettacolo “Aldst. Al limite dello sputtanamento totale“ di e con Viola Marietti (nella foto) in scena questa sera con doppia replica alle 19.30 e alle 22 e domani alle 20.45.
“Aldst“ è un monologo, un affresco in soggettiva di una ragazza tra i venti e i trent’anni, autodistruttiva, ironica, immatura che tenta di barcamenarsi in quel disastro sconsolante che potremmo chiamare la sua vita. "È un piano sequenza di tutti i suoi casini, a partire dal pranzo di natale in famiglia per passare dai pit-stop deleteri della sua quotidianità, dove ogni giorno lotta grossolanamente contro quell’indefinita zavorra che la trascina sempre in basso, passando per il baratro della depressione" dice Viola Marietti, figlia d’arte (la mamma è Lella Costa) e attrice di talento già apprezzata nell’Otello al femminile diretto da Andrea Baracco e in “Re Lear“ con Elio de Capitani, di recente al Morlacchi. "In estrema sintesi – racconta – , è una ragazza che cerca violentemente di essere felice e tendenzialmente non ce la fa. Una ragazza che ha tutto ma non ha niente. Solo se stessa. E non sa che farsene".
Gli altri appuntamenti al Ridotto sono con Antonio Latella alla guida dei giovani dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico nella messa in scena de “Il male sacro“ dell’autore e regista teatrale umbro Massimo Binazzi, dal 4 al 6 aprile per finire con Fabio Condemi con una biografia onirica e poetica di Pier Paolo Pasolini “Questo è il tempo in cui attendo la grazia“, il 21 e 22 maggio.