
Le operazioni di potatura e abbattimento dei vecchi pini in viale Roma a Umbertide A maggio il crollo di un albero fece scattare il nuovo allarme
Sedici alberi da abbattere e quindici da potare. Questo il destino dei pini marittimi di via Roma al centro di feroci polemiche ogni volta che, negli anni, si è reso necessario un intervento di taglio o contenimento. Discussioni riprese in questi mesi tra favorevoli e contrari all’abbattimento dopo la caduta (una tragedia sfiorata) di un grosso albero davanti alle scuole Mavarelli – Pascoli.
Forte di una accurata analisi delle piante nell’ambito di piano di gestione del verde urbano – il Comune è andato avanti per la sua strada, dando inizio ieri mattina alle operazioni di taglio e potatura in via Roma ed in via Milano nei pressi della pineta Ranieri. "Le verifiche iniziate lo scorso 30 maggio – dice il Comune – hanno offerto un quadro dettagliato dello stato vegetativo e della stabilità biomeccanica dei pini, molti dei quali hanno un’età stimata tra i 75 e gli 80 anni. Un censimento puntuale che ha richiesto un intervento deciso per evitare situazioni di rischio. La pianta crollata il 25 maggio scorso all’incrocio tra via Roma e via Tusicum è stato un campanello d’allarme".
"La perizia dell’agronomo che abbiamo incaricato – dice l’assessore comunale all’ambiente Francesco Cenciarini – ci ha indicato 16 piante su 31 in condizioni pericolose e a rischio caduta e perciò questa settimana procederemo con l’abbattimento di tutte le 16 piante. Un lavoro di 3 o 4 giorni in base anche alle condizioni atmosferiche. Ricordo che tutte le amministrazioni comunali che si sono susseguite hanno dovuto affrontare il problema dei pini di via Roma: già prima del 2018 ne erano stati tagliati almeno 25. Non si può andare avanti con degli slogan sul cambiamento climatico quando succede quello è successo il 25 maggio quando una pianta è precipitata alle 10.30 sulla strada e solo per fortuna non ha colpito persone ne creato danni ad alcuno. Fosse caduta due ore dopo, al momento dell’uscita degli studenti dal Campus Da Vinci o dalle scuole medie probabilmente oggi avremmo dovuto parlare di un’altra storia...".
Pa.Ip.