REDAZIONE UMBRIA

Vertenza Rocca Albornoz: "Qui sono a rischio ben 24 posti di lavoro"

L’allarme della Filcams Cgil e la risposta del Comune che proroga di tre mesi il contratto di gestione. Deserta la gara d’appalto recentemente indetta.

La Filcams Cgil denuncia 24 posti di lavoro a rischio alla Rocca Albornoz e il Comune proroga la gestione di tre mesi

La Filcams Cgil denuncia 24 posti di lavoro a rischio alla Rocca Albornoz e il Comune proroga la gestione di tre mesi

Alla Rocca Albornoz a rischio 24 posti di lavoro, ma arriva il palliativo del Comune che proroga il contratto per tre mesi. A dare l’allarme è la Filcams Cgil che esprime grave preoccupazione per la scadenza imminente del contratto di proroga di appalto per i servizi museali e di valorizzazione del territorio della Rocca Albornoz, dove da venti anni operano 24 lavoratori altamente qualificati, ora a rischio di perdere il loro posto di lavoro.

La gara d’appalto recentemente indetta è infatti andata deserta, creando un’incertezza che minaccia non solo la stabilità occupazionale di questi lavoratori, ma anche la qualità dei servizi offerti ai cittadini e ai turisti. "Questi lavoratori - osserva la Filcams Cgil - hanno contribuito con impegno e professionalità alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale, rischiano ora di veder disperse le proprie competenze, con evidenti ripercussioni sulla fruizione dei luoghi della cultura e sul corretto funzionamento dei servizi museali.

La Rocca Albornoz, simbolo della storia e della cultura di Spoleto, rischia di essere privata della gestione esperta e competente che ha permesso in questi anni di offrire un servizio di alta qualità". Per questo motivo, la Filcams Cgil ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori e annuncia che intraprenderà tutte le azioni necessarie per tutelare i diritti e la dignità di chi ha dedicato anni al servizio del patrimonio culturale cittadino.

"Chiediamo al Comune di Spoleto di intervenire tempestivamente per garantire la continuità occupazionale per tutti i lavoratori coinvolti, evitando che le loro competenze vengano disperse e assicurando che la qualità dei servizi e la fruizione dei luoghi di cultura non vengano compromesse– tuona il sindacato – . La soluzione non può essere la non continuità dei servizi e la perdita di professionalità, ma deve passare attraverso un impegno concreto da parte dell’amministrazione comunale per tutelare i lavoratori, i cittadini e il patrimonio storico-culturale della città.

Filcams Cgil continua a chiedere un incontro all’amministrazione comunale per discutere le soluzioni che possano garantire la continuità occupazionale". Su un eventuale incontro il Comune non fa sapere nulla, ma comunica di aver prorogato i servizi per ulteriori tre mesi all’attuale gestore, la cooperativa L’Orologio.