Vandali nella chiesa di Pierantonio

Presa di mira la piccola e decorosa San Paterniano. Don Anton Sascau: "Pronti ad accogliere il responsabile"

Il video scorre veloce. Nelle immagini un tavolo rovesciato con tutto quello che conteneva. A terra depliants, immagini sacre e una cassetta delle offerte intatta. Poi un candeliere, la cui candela è finita chissà dove. Un microfono è rotto. In sottofondo la voce addolorata di don Anton Sascau, parroco di Pierantonio, commenta quello che si rivela un atto vandalico: qualcuno lunedì pomeriggio ha preso di mira la sua chiesa, la piccola e decorosa San Paterniano situata proprio al centro del paese, sempre aperta dalla mattina fino alle 18.00 e forse proprio per questo facile bersaglio di qualche balordo. E’ stato proprio il parroco ad avvertire i suoi fedeli inviando loro il video.

Sul posto, avvisati dalla vice sindaco Annalisa Mierla, pierantoniese e molto legata alla parrocchia, la Polizia municipale per i rilievi. Il fatto ha destato impressione in paese ma ha lasciato sostanzialmente sereni il giovane Don Anton Sascau e don Antonio De Paolis, viceparroco. Il loro cuore di prete, abituato al perdono, è spalancato: "Si tratta di un fatto - dicono - di per se limitato nei danni, ma oggettivamente gravissimo perché colpisce tutta la comunità ecclesiale. Va detto però che non sono stati toccati il Tabernacolo ne il presepio e non è stato rubato niente per cui non si tratta di dissacrazione, di un gesto blasfemo o di odio verso Dio. Crediamo piuttosto che il responsabile sia una persona che ha agito forse spinto dalla rabbia, da una sorta di ribellione, da una sofferenza interiore che queste festività hanno acutizzato. Noi lo invitiamo a venire da noi, ad aprirsi. Che sia un uomo, un giovane o chiunque sia lo accogliamo volentieri". La chiesa continuerà a restare aperta assicurano i due sacerdoti, mentre il consiglio parrocchiale sta valutando l’istallazione di telecamere.

Intanto la frazione umbertidese si stringe attorno a don Antonio Sascau, responsabile di San Paterniano solo da un mese; la vice sindaco Mierla ne è la portavoce: "Le immagini si commentano da sole: si tratta di un atto assolutamente da condannare. Don Antonio apre la chiesa per dare la possibilità ai fedeli di accedervi liberamente durante il giorno e così resterà. Le porte sbarrate sarebbero solo una punizione per chi a Pierantonio, con entusiasmo, ha accolto questa bella novità. Non perdiamo la speranza, siamo tutti con te Don Anton!".

Pa.Ip.