REDAZIONE UMBRIA

Vaccino-Covid, all’Umbria 16mila dosi in più Gli over 80 di maggio anticipati ad aprile

Il Governo riequilibra la distribuzione che penalizzava la regione. Cambiano gli appuntamenti per coprire i "buchi" di Astrazeneca

L’Umbria era stata penalizzata nella distribuzione dei vaccini. Il rapporto tra dosi e popolazione vedeva infatti il Cuore Verde come una delle realtà messe peggio in Italia. E per questo le pressioni della presidente Donatella Tesei al Governo sono continuata anche con l’arrivo del premier Mario Draghi. E alla fine, anche dopo un incontro avvenuto quasi tre settimane fa tra il direttore alla Sanità Claudio Dario e il direttore dell’Istituto superiore di sanità Giovanni Rezza, è arrivata la buona notizia che l’Umbria ha ricevuto le 16mila dosi di vaccino Pfizer che aveva sollecitato.

L’annuncio è arrivato ieri dalla Tesei e dall’assessore regionale alla sanità Luca Coletto: si tratta insomma di vaccini che non erano state inviati e che rappresentano quindi un surplus in parte inaspettato. "La nostra interlocuzione con i vertici nazionali – hanno affermato governatrice e assessore - ci ha permesso di colmare la mancanza che ci vedeva deficitari rispetto ad altre realtà regionali. Ora rimaniamo in attesa anche dei 50mila vaccini che abbiamo richiesto e sollecitato più volte, in virtù alla presenza e diffusione delle varianti del virus individuate nelle scorse settimane nella nostra regione". Qui la partita appare però un po’ più complicata.

E intanto nella giornata di ieri sono proseguite le somministrazione di Pfizer e Moderna, mentre le dosi della multinazionale anglo-svedese restano bloccate e questo sta provocando un’importante frenata nelle somministrazioni: meno di duemila quelle effettuate nelle ultime 24 ore.

"Dopo il blocco delle vaccinazioni con AstraZeneca la Regione Umbria prosegue il piano vaccinale con vaccino Pfizer e Moderna" afferma il commissario per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, sottolineando che ieri gli hub hanno proseguito l’attività, vaccinando gli over 80 come previsto nel piano. "In attesa delle indicazioni di Aifa e Ema – continua il Commisario per l’emergenza Covid in Umbria – la Regione sta riorientando la campagna vaccinale con lo scopo di anticipare ad aprile la vaccinazione degli over 80 già prenotati a maggio. Questo passaggio è stato deciso per garantire un intervento di massa e implementare l’attività vaccinale anche in questa fase in cui la vaccinazione con AstraZeneca ha subito un arresto. Inoltre, abbiamo avviato un proficuo confronto con i medici di medicina generale per coinvolgerli nella vaccinazione dei cittadini di età compresa tra i 70 e 79 anni. I medici potranno inoltre valutare interventi vaccinali su una fascia importante della popolazione come è appunto quella delle persone estremamente vulnerabili che si sta procedendo ad individuare nominalmente, eleggibili alla vaccinazione con dosi di Moderna anche a domicilio, solo nei casi in cui queste persone non riescano a spostarsi dalla propria abitazione. Sabato 20 marzo – ha concluso il commissario – attendiamo una nuova consegna di vaccino Moderna".