Covid Umbria, in stand-by 163mila vaccinandi

Sospeso l’avvio della campagna per gli under 30. Mentre sui 40enni il 67% ha avuto la dose o è già prenotato

Operatori sanitari vaccinazione contro il covid-19

Operatori sanitari vaccinazione contro il covid-19

Perugia, 30 giugno 2021 - Avanti con la seconde dosi per scongiurare i rischi legati alla variante Delta, in stand-by le prime dosi per gli under 60 che ancora non avevano un appuntamento fissato. Tra questi anche quanti non hanno ricevuto il messaggio dopo aver disdetto la chiamata iniziale di CovidUmbria in seguito alla pre-adesione. E’ un piccolo esercito di 163mila umbri che dovrà essere vaccinato da agosto in poi quando torneranno disponibili le dosi di Pfizer.

Rinviati in blocco gli under 30 in particolare: i 45090 che avevano aderito alla campagna e dovevano iniziare la vaccinazione a partire dal 15 luglio slittano. Stessa situazione per le altre fasce già partite. In particolare per i 50-59 anni sono stati vaccinati in 102028 (su una popolazione di 137.156) e prenotati (che quindi avranno la prima dose) in 790. Mentre per i 40-49 anni che hanno iniziato a vaccinarsi da giugno – con un ritardo solo per gli hub vaccinali di Perugia partiti dal 19 in poi – 78853 hanno ricevuto la dose e 2886 risultano prenotati su una platea totale di 121.717 aventi diritto.

Infine la fascia dei 30-39 anni avviata nei giorni scorsi: 39mila hanno ricevuto il farmaco e 8541 hanno un appuntamento fissato che non sarà disdetto. Chi invece è rimasto fuori: non ha aderito ancora alla campagna oppure non aveva ricevuto la data per la somministrazione del vaccino, il nuovo Piano deciso dal commissario straordinario per l’emergenza Massimo D’Angelo ha stabilito il rinvio a data da destinarsi.

In particolare, alla luce delle indicazioni ministeriali finalizzate a contenere la diffusione della variante Delta e in base all’approvvigionamento dei vaccini per il mese di luglio che vede una riduzione di dosi di Pfizer rispetto a giugno, il Comitato tecnico scientifico umbro ha accolto la proposta di anticipare a 21 e 28 giorni i richiami. Questi ultimi però non saranno anticipati per tutti ma a seconda delle dosi disponibili.

"Visto che le forniture copriranno solo le seconde dosi – spiega la Regione –, non potendo più dare appuntamenti per le prime somministrazioni fino a nuove comunicazioni sulle forniture, è stato deciso di utilizzare tutto i vaccini Pfizer e Moderna che sarà inviato settimana per settimana, per coprire le seconde dosi già programmate anticipando dove possibile, a 21 e 28 giorni la somministrazione per completare l’immunizzazione della popolazione in base alle priorità. Inoltre, avendo ricevuto già tutti i vaccini AstraZeneca previsti per la fornitura di luglio, è stato deciso di anticipate alla nona settimana la seconda dose programmata inizialmente all’undicesima".

Dunque dai 42 giorni del richiamo si torna a 21 e 28 proprio per evitare che la variante Delta si diffonda più di quanto non stia già facendo. Da agosto in poi – forniture permettendo – la Regione dovrà rimettere mano anche ad alcune categorie prioritarie soprattutto in vista della riapertura delle scuole. E quindi terminare la vaccinazione degli insegnanti (molti comunque saranno rientrati nelle fasce di età) per garantire il rientro e immunizzare anche i giovanissimi che hanno aderito alla campagna.

Eri.P.