
Giacomo Barberini al traguardo del campionato del mondo in Nuova Zelanda, 700esimo su oltre 3mila partecipanti
"Ho iniziato per gioco, come tanti, per rimettermi in forma dopo il Covid e oggi sono appena tornato dalla ‘Ironman 70.3 World Championship’, la più importante competizione al mondo di triathlon". Giacomo Barberini, 31 anni, tesserato con la società ‘Triathlon Winner’ è l’umbro arrivato più alto in classifica nel recente campionato mondiale 2024 in Nuova Zelanda. Barberini era l’unico umbro nella categoria M30-34, in gara con lui nell’emisfero sud c’era anche Luca Bronzo, con la categoria over50. Per Barberini è arrivato però il piazzamento più alto in classifica: 700 su 3.100 in corsa.
Gli atleti si sono trovati ad affrontare 1,9 km di nuoto (1,2 miglia) nelle acque cristalline del Lago Taupo, 90 km in bicicletta (56 miglia) attraverso il paesaggio rurale e forestale che circonda Taupo, 21,097 km di corsa, mezza maratona (13,1 miglia) lungo il pittoresco lungolago della città. La definizione di Ironman 70.3 è data dal risultato finale, composto dalla somma delle tre distanze in miglia terrestri (1,2 + 56 + 13,1 = 70.3). "Ho impiegato 4 ore e 38 minuti a compiere tutto il percorso. Un buon tempo, considerando un campionato mondiale e atleti provenienti da tutto il mondo".
Barberini ha iniziato da relativamente poco, ma ha colmato l’esperienza con la passione e l’impegno. "Ho iniziato dopo la pandemia - racconta - poi mi è venuto il tarlo di provare. Sicuramente ci sono stati degli scogli come il nuoto: un conto è un bagno in piscina e un altro allenamenti specifici. Ho letto libri, mi sono appoggiato ad una piattaforma e ho preparato la mia partecipazione al mondiale da solo. Questo, per me, è stato anche l’anno delle gare all’estero: la qualificazione al mondiale ottenuta in Francia, ad ottobre poi in Croazia e stavolta in Nuova Zelanda".
Emozionante. "Senza dubbio sì, un momento che porterò per sempre con me. Prima dell’arrivo ho sentito tanto tifo, orgoglio e soddisfazione di aver portato l’Italia e Foligno in quel luogo". Uno sport che porta tante gioie, ma anche richiede molto impegno. "E’ uno sport che richiede tempo e impegno - sottolinea ancora Barberini - perché è un complesso incastro. Si rinuncia ai sabato sera, alle uscite con gli amici, però questo ridà indietro tanto, regala una forza mentale e una struttura notevoli. Per me è iniziato come antistress, ora è diventato uno stile di vita. Poi è uno sport individuale, ma gli allenamenti in gruppo regalano comunque la voglia di affrontare la fatica".
Alessandro Orfei