REDAZIONE UMBRIA

UniStra: Olivieri torna a fare il direttore

Il giudice ha revocato l’interdittiva dal lavoro su parere favorevole dei pm: venute meno le esigenze cautelari

Otto mesi dopo lo scandalo dell’esame-farsa di Luis Suarez – e un’inchiesta pesante in mezzo – il direttore generale dell’Università per Stranieri, Simone Olivieri torna al suo posto di vertice di Palazzo Gallenga. Reintegrato nel suo ruolo, in attesa dell’esito del processo, nonostante il cambio della Governance dopo le dimissione della ex rettrice, Giuliana Grego Bolli, a sua volta indagata e sospesa. La misura cautelare emessa per rivelazione di segreti d’ufficio e falso sarebbe ’scaduta’ ad agosto prossimo ma ieri, a distanza di cinque mesi dalla sospensione, il gip di Perugia, Piercarlo Frabotta ha revocato l’interdittiva del dicembre scorso, su richiesta della difesa rappresentata dall’avvocato Francesco Falcinelli e con il parere favorevole della stessa procura della Repubblica che ha condotto le indagini.

Dopo il provvedimento del giudice Palazzo Gallenga avrebbe nominato un Cda d’urgenza: le deleghe di Olivieri erano state ’spartite’ da quattro facenti funzioni ma il Consiglio ha preso atto della decisione del giudice e, in assenza di una sospensione amministrativa, il Dg è tornato a pieni poteri.

L’istanza di revoca della misura era stata avanzata solo sul presupposto dell’assenza delle esigenze cautelari del pericolo di reiterazione del reato e – secondo la ricostruzione della difesa – il tempo trascorso dai fatti, il comportamento processuale dell’indagato avevano fatto venire meno la cautela. Il gip ha motivato anche tenendo conto del "comportamento manifestato nel corso dell’interrogatorio" svolto nei giorni scorsi da Olivieri, dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini.

Il giudice non è invece entrato nel merito dei gravi indizi di colpevolezza: Olivieri resta indagato in concorso con l’ex Rettrice Giuliana Grego Bolli, con la professoressa Stefania Spina e con l’avvocatessa della Juventus, Maria Turco. Secondo la procura, in particolare, gli indagati avrebbero istituito una sessione ad personam per il campione (con la scusa del Covid), in modo da accelerare le pratiche per la cittadinanza italiana e l’ingresso nel club bianconero e avrebbero inviato a Suarez il pdf con le domande dell’esame in modo da assicurarsi che avrebbe superato la prova nonostante "non spiccica una parola", come ammesso candidamente nelle intercettazioni.

Resta in piedi – ed è alle battute finali – l’indagine madre da cui ha preso spunto il caso-Suarez ovvero il buco nella casse dell’Ateneo per quasi quattro milioni di euro (anche al centro di una consulenza tecnica disposta dal pm) provocato dalle rette non pagate degli studenti cinesi e i concorsi per i posti da ordinario. In particolare i concorsi ’profilati’ per far passare – secondo la ricostruzione accusatoria – i prof interni. Docenti da ’premiare’ perché avevano sostenuto la Grego Bolli nella scalata all’UniStra tra cui proprio la Spina, e non solo. Una tranche di indagine (gli insoluti delle rette) che vede contrapposti gli esposti presentati da Olivieri e dal suo predecessore, Cristiano Nicoletti. Materiale ora al vaglio dei pm Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti che, nelle prossime settimane, potrebbero tirare le somme degli accertamenti della guardia di finanza.

Erika Pontini