REDAZIONE UMBRIA

Una saetta e la Croce va giù. Proprio dove sono le spoglie di Braccio...

Nel giorno di Perugia 1416 un fulmine ha colpito la sommità di San Francesco al Prato. Nel cui convento ci sono i resti del condottiero

L'ex chiesa di San Francesco al Prato a Perugia

Perugia, 5 agosto 2016 - LA CROCE è chiaramente deformata. E non a causa del volo di una decina di metri che ha fatto. Ma per la saetta che l’ha centrata in pieno. Staccandola, appunto, dalla sommità di San Francesco al Prato, l’ex chiesa a fianco della quale si trova il convento dei frati minori dove sono conservate da sei secoli le spoglie di Braccio Fortebracci da Montone. Detta così, per quanto impressionante, potrebbe fare clamore fino a un certo punto. Il fatto è che il fulmine ha centrato quella croce in ferro, e quell’edificio, proprio mentre la città rievocava il condottiero che ha diviso in due la città per mesi. Un fatto singolare quello accaduto quasi due mesi fa, curioso, la cui notizia non era mai stata data finora e che di sicuro contribuirà a riaccendere il dibattito – serio e faceto – tra i favorevoli e i contrari alla rievocazione. Di sicuro non può non colpire l’immaginario collettivo il fatto che una saetta abbia staccato la croce di quel luogo proprio nel giorno di Perugia 1416. Una vera e propria "maledizione"? Chissà.  VA PERO' ricordato che Braccio, dopo la sua morte il 2 giugno 1424 a L’Aquila, non fu portato subito a Perugia, nel convento. La salma del condottiero infatti – che con le sue imprese stava per costituire uno Stato dell’Italia centrale nel XV secolo – fu fatta seppellire dal Papa in terra sconsacrata, dove rimase fino al 1432 quando, per iniziativa del nipote Niccolò della Stella Fortebraccio, i suoi resti furono tumulati nella chiesa di San Francesco al Prato (oggi sconsacrata). Il sarcofago infatti, restaurato tre anni fa, si trova nella ex sagrestia del Convento attaccato all’ex chiesa.  E’ STATO padre Edoardo, dei frati minori di San Francesco, ad avvertire il Comune quel 12 giugno che il fulmine aveva staccato la croce dalla struttura. Ma chissà perché da Palazzo dei Priori la notizia fino ad oggi non era mai filtrata. Ora quella Croce sarà risistemata e rimessa al suo posto. Ma di certo questo episodio - aggiunto agli altri che sono accaduti quel giorno - contribuisce a tenere acceso il dibattito. Come minimo.

Michele Nucci