REDAZIONE UMBRIA

Una lettera a Mattarella E diventa cittadino italiano

Umbertide: la storia di Danylo, 27enne ucraino, nel docu-film ’Caro Presidente’ "Sono un ragazzo Down, ma è un dettaglio. Mi sono emozionato tantissimo"

C’è chi, italiano, disprezza il proprio Paese e chi, come Danylo Kravets, 27enne oggi umbertidese, ha voluto la cittadinanza italiana come il più grande regalo che la vita potesse fargli. Per questo la sua storia è andata in onda giovedì scorso, Festa della Repubblica, nel docu-film "Caro Presidente". Realizzato da Walter Veltroni, il documentario ha raccontato l’Italia attraverso le lettere che i cittadini mandano da sempre al Presidente della Repubblica: anni di missive, tra cui quella di Danylo, inviata a Sergio Mattarella per chiedere la cittadinanza italiana.

Il giovane, affetto dalla sindrome di Down e giunto in Italia dall’Ucraina a 9 anni, ha sempre visto la cittadinanza come un grande traguardo. Con l’aiuto di una sua insegnante quattro anni fa ha scritto al Capo dello Stato chiedendo di poter diventare italiano a tutti gli effetti. Una lettera deliziosa nella sua accorata semplicità. "Caro presidente degli italiani e mio – ha scritto a Mattarella - mi chiamo Danylo Kravets e vengo dall’Ucraina. Sono arrivato in Italia quando avevo 9 anni. Qui ho frequentato le scuole fino alle superiori e imparato l’italiano subito e bene, tanto che le mia insegnante di sostegno mi diceva che ero molto dotato perché ragazzi con la sindrome di Down perfettamente bilingue non li aveva mai incontrati. Mi scusi presidente: mi ero dimenticato di dirle che sono un ragazzo Down, ma questo è solo un dettaglio. Le chiedo, se è possibile, di fare qualcosa per accelerare i tempi, così io sarò italiano per tutti. Grazie per aver letto la mia lettera e per avermi accolto. Mi sono emozionato tantissimo".

Il desiderio di Danylo si è realizzato. L’8 marzo 2022 un’e-mail della Presidenza della Repubblica gli ha comunicato l’accettazione della richiesta: il 23 aprile ha ottenuto la cittadinanza italiana in Municipio dalle mani di un emozionato e commosso sindaco Luca Carizia. "Darei la vita per restare in Italia – ha commentato il ragazzo –; sono contento perché è un momento che ho aspettato da tanto tempo e sono onorato di aver scritto al Presidente".

Danylo vive con la mamma, Oksana; ha frequentato il Campus L. Da Vinci e l’Alberghiero di Città di Castello ed oggi lavora presso la serra "Orti felicI", di cui è un grande animatore. Il tennis, il ciclismo e la chitarra sono le sue grandi passioni: "Durante un concerto a Milano - racconta la madre - il chitarrista scozzese David Russell, ha voluto dedicare una canzone esclusivamente a Danylo. Ha conosciuto sul Passo Sella, in Trentino, anche il ciclista Vincenzo Nibali".

Paolo Ippoliti