Un paio di babbucce in regalo ai neonati

É l’iniziativa del reparto di Ostetricia e Ginecologia per mamme e bimbi. Sono realizzate a mano e confezionate dal personale

Ogni nuova mamma che partorisce all’ospedale di Città di Castello dai ieri riceverà in dono per il proprio bimbo - dal reparto di Ostetricia e Ginecologia - un paio di babbucce in lana, di colore rosso o bianco, rigorosamente fatte a mano da una delle ostetriche, poi confezionate insieme alle colleghe. Un gesto di gentilezza fatto con il cuore nel periodo natalizio "nella speranza che le mamme abbiano un ricordo ancora più bello della loro degenza qui da noi", dice il direttore del reparto Donatello Torrioli che prosegue: "Le nostre ostetriche sono molto attente, hanno un senso di appartenenza molto forte, così ogni anno portano avanti un’iniziativa diversa. Per questo Natale le scarpine fatte a mano in particolare da Valentina Pinzaglia capofila di questo progetto poiché è l’unica che sa fare la maglia. Le scarpine saranno poi donate a tutti i nuovi nati nel mese di dicembre: speriamo ci portino nel cuore per sempre".

"L’anno scorso avevamo confezionato un cappellino sempre fatto a ferri, quest’anno abbiamo pensato a delle calde scarpine che una nostra collega ha confezionato da sola a mano, poi insieme abbiamo fatto il resto, messo i fiocchi e le rifiniture per farne un dono", continua l’ostetrica Alessandra Pucciarini che parla di un piccolo grande lavoro di squadra che si rinnova di Natale in Natale "per far sentire il calore del nostro reparto alle nuove mamme e ad ogni bimbo appena nato" Le scarpette di lana erano state esposte sul tavolo del forum di due giorni che si è recentemente svolto attorno alla chirurgia ginecologica tradizionale e mini-invasiva a Città di Castello e che ha coinvolto medici di questo settore di tutta l’Umbria.

Nel corso di questa iniziativa, che ha previsto anche sezioni live dalla sala operatoria, è intervenuto anche il direttore generale Usl 1 Massimo Braganti che ha evidenziato "il ruolo fondamentale svolto in questo territorio dalla ginecologia di Città di Castello, vista come punto di riferimento per fare attrazione e assistere pazienti provenienti anche dalle regioni limitrofe come il territorio della Valtiberina toscana". L’ospedale di Città di Castello tra l’altro è segnalato dalla Fondazione Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere), che ha assegnato tre Bollini Rosa per l’attenzione e la cura nei servizi rivolti alle donne.