Un festival del cinema tutto al femminile

L’evento, ideato 12 anni fa da Donatella Cocchini, si svolge a Spello. Laura Luchetti e Francesca Romana Lovelock le altre due direttrici

Un festival del cinema tutto al femminile

Un festival del cinema tutto al femminile

di Giovanni Bogani

Un festival con tre direttrici donne. È, probabilmente, l’unico caso in Italia. A Spello, antico borgo umbro impreziosito dai dipinti del Pinturicchio, è in corso un festival dedicato ai mestieri del cinema. Con anteprime, incontri con registi e attori, proiezioni per le scuole. A dirigerlo tre donne: Donatella Cocchini, Laura Luchetti e Francesca Romana Lovelock. "Ma è nato tutto per caso", dice Donatella Cocchini, che il festival lo ha ideato e creato 12 anni fa. "Poi mi sono resa conto che le donne lavorano tanto, senza lamentarsi. E che un festival fatto tutto da donne funziona benissimo". Donatella cura la direzione artistica, Laura Luchetti si occupa in particolare dei film italiani, Francesca Romana Lovelock dell’organizzazione. Come nasce il festival, Donatella? "Quando è nata mia figlia Aurora. Mi sono accorta che c’erano pochi spazi per la cultura, che l’amore per il cinema rischiava di disperdersi. Che i ragazzi, senza un centro di aggregazione, rischiano di perdere stimoli e interessi. E allora ho iniziato a pensare a un festival". E’ anche, il vostro, l’unico festival che non privilegia attori e registi, ma tutte le professioni che ruotano attorno al cinema. Come funziona? "I premi vanno a tutte le categorie professionali del cinema: sceneggiatura, costumi, scenografia, fonici, casting directors. È l’unico festival che si interessa anche ai lavori più oscuri, ma essenziali per il funzionamento della macchina cinematografica. I premiati dell’anno precedente diventano i giurati dell’anno successivo: professionisti che giudicano altri professionisti". Avete anche un grande impegno per le scuole, con le scuole. "E’ fondamentale: anche oggi abbiamo presentato ‘Dante’ di Pupi Avati riempiendo per due volte il teatro sede delle proiezioni. Gli attori del film hanno incontrato i ragazzi delle scuole, hanno risposto alle loro domande. E anche durante l’anno lavoriamo con tutte le scuole del territorio: realizziamo dei corti con gli studenti, cerchiamo di portare l’educazione all’immagine in tutte le scuole". In questi giorni a Spello vediamo molti film internazionali in anteprima. Ma l’attività prosegue durante il resto dell’anno? "Sì, con le scuole. E poi c’è lo spettacolo dal vivo: la nostra associazione porterà Andrea Bosca al teatro di Bevagna e Anna Foglietta all’Auditorium di Foligno, solo per fare due esempi". Tre donne direttrici. Ma c’è anche una giovanissima che sembra seguire le vostre orme… "Sì. È mia figlia Aurora, 12 anni. Ama il teatro, ama il cinema, e ha già creato e diretto una rivista, ‘Boys and Girls Magazine’, in cui tratta di arte, cinema, musica, teatro. Ho un genietto in casa: Aurora è già alle semifinali regionali dei giochi matematici indetti dalla università Bocconi, e ha una padronanza della lingua inglese straordinaria per la sua età. Magari sarà la futura condirettrice..."