REDAZIONE UMBRIA

Umbria in scena Il teatro è ...“Sempre verde“

Lo spettacolo di Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani stasera a Terni, domani a Bevagna, venerdì al ridotto del Morlacchi a Perugia

Umbria in scena Il teatro è ...“Sempre verde“

Due giovani e lanciatissimi autori umbri in tour nei teatro della regione. Sono Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani (foto sopra) che da questa sera e venerdì portano in scena il loro spettacolo “Sempre verde“, per la regia di Bellani interpretato da Caroline Baglioni e Christian La Rosa (foto sotto). Questa sera alle 20.45 sono al Teatro Secci di Terni, domani alle 21 al Torti di Bevagna e venerdì alle alle 20.45 al Ridotto del Teatro Morlacchi di Perugia.

“Sempre verde“ è il terzo elemento della Trilogia dei legami dopo “Gianni“ (premiatissimo spettacolo dedicato alle memorie di uno zio con gravi problemi) e “Mio padre non era ancora nato“ e affronta quello che forse è il più complesso e misterioso tra i rapporti di sangue: quello tra Sorella e Fratello. Fedeli a un teatro di ricerca con uno sguardo sempre aperto sul contemporaneo in “Sempre verde“ i due drammarturghi trasformano le vicende interiori dei protagonisti in emblema di un’epoca, con i personaggi che incarnano sentimenti diffusi e contraddizioni del nostro tempo. La storia è quella di un fratello che torna da un lungo vagare mentre la sorella non si è mossa da dove è nata. L’incontro tra i due è come un viaggio per riconoscersi. Un tempo, insieme, per trovare le radici e il senso del presente che spazia dalla realtà fatta di incertezza, la paura di non riuscire a costruire nulla con le proprie mani e una memoria fragile, nella quale i due si ritrovano bambini, sognanti, giocanti.

"A margine del progetto drammaturgico – racconta Bellani – c’è inevitabilmente, come luogo della memoria collettiva, l’Antigone e il rapporto con il fratello Polinice. Anche nelle vite dei nostri due Fratelli infatti, come nella tragedia di Sofocle, c’è una tensione sotterranea che riguarda l’idea del progresso umano, dell’infrazione dei tabù, delle leggi dello Stato e della natura, la spinta con cui l’uomo migliora le proprie condizioni di vita e contemporaneamente distrugge: una tensione probabilmente irriducibile nella storia dell’umanità. Ma seppur con radici antiche, l’idea del regresso dell’umanità, è un sentimento inedito per questa generazione. Ciò ha fatto nascere un neologismo che definisce una condizione esistenziale radicata: il nulla-tutto".

I biglietti si possono prenotare al Botteghino telefonico del Teatro Stabile dell’Umbria, allo 075 57542222 o acquisto online su www.teatrostabile.umbria.it.

S.C.