REDAZIONE UMBRIA

Umbria, allerta declassata da arancione a gialla

Giovedì all’ora di pranzo, con i temporali già in atto, la Regione aveva rivisto il bollettino del maltempo annunciando fenomeni meno intensi

Mercoledì la Protezione civile regionale aveva emesso l’allerta arancione per l’ondata di maltempo, poi giovedì all’ora di pranzo (alle 14.09 per la precisione mentre c’erano già i primi temporali) è stata ridimensionata a ‘gialla’ in tutta l’Umbria, quando tutti i modelli meteorologici dicevano chiaro e tondo che il nord della regione avrebbe avuto fenomeni molto intensi, addirittura il modello europeo aveva previsto circa 150 millimetri di pioggia per l’Alto Tevere e mai previsione fu più azzeccata. "La realtà è che è sempre più difficile prevedere questi fenomeni localizzati" dice l’assessore regionale con delega alla Protezione civile, Enrico Melasecche. Bisognerebbe però capire perché sia stata declassata l’emergenza, quando gli esperti meteo dell’Umbria e non solo, continuavano a ribadire che il pericolo-piogge era concreto. Certo è che alcuni sindaci marchigiani si sono lamentati proprio perché nessuno li aveva avvisati della possibile gravità e intensità dei fenomeni temporaleschi. E lo scenario è praticamente identico per le zone più colpite della nostra regione.

Resta poi da comprendere qual è la risposta sui territori, se esiste un sistema di aggiornamento costante e se le strutture sono in grado di dare risposte in tempo reale. "Oggi con i social network le amministrazioni pubbliche sono in grado di comunicare molto più rapidamente rispetto al passato – spiega Fabio Pauselli, una delle voci più autorevoli delle meteorologia nella nostra, dato che è tra i fondatori di Umbria Meteo -, Certamente quanto accaduto giovedì fa pensare che il sistema di allerta andrebbe rivisto in alcuni suoi aspetti. Ad esempio credo che dopo un paio di ore di fenomeni intensi come quelli al confine tra Marche e Umbria, si potesse avvertire la popolazione del pericolo al quale si poteva andare incontro nelle ore successive: i modelli di oggi lo consentono". Già perché nella fascia marchigiana alla fine il fenomeno è durato ben 8 ore, un tempo piuttosto lungo per mettere in allerta gli abitanti e le attività economiche, soprattutto in aree come quella di Senigallia.

"La linea temporalesca si è rigenerata per alcune ore – riprende Pauselli -, un fenomeno dovuto a una concausa di elementi che purtroppo si sono rivelati fatali per alcuni territori". Ci sono stati accumuli eccezionali nel nord dell’Umbria: 188 millimetri di pioggia caduti a Scheggia nell’eugubino, 143 a Bivio Canoscio e 134 a Badia Petroia, oltre 400 a Cantiano, tanti millimetri quanti ne sono caduti a Perugia in 8 mesi.

"Purtroppo quest’anno potrebbe essere un autunno complicato da questo punto di vista – conclude – a causa delle temperature dei mari molto, molto elevate. Certo, l’Umbria in questo senso appare un po’ protetta, ma il rischio resta anche per il nostro territorio". Intanto oggi è ancora allarta ‘arancione’, sempre che la Regione non cambi idea.

Michele Nucci