REDAZIONE UMBRIA

Ultraleggeri di contrabbando, 17 sequestri

I velivoli, importati illegalmente, erano arrivati anche a Perugia, Foligno e Terni. Operazione dell’Agenzia delle Dogane e della Finanza

Diciassette aerei di contrabbando. Per un valore di 10 milioni di euro. Sono stati eseguiti anche a Perugia, Foligno e Terni i sequestri preventivi disposti dal Tribunale del Riesame di Asti. Secondo quanto evidenziato dalla Guardia di finanza, su input della Procura della Repubblica astigiana, gli aeromobili sarebbero stati importati in Italia attraverso un meccanismo illegale con l’obiettivo di eludere le tasse doganali.

In pratica, sempre secondo quanto emerso dalle indagini, aerei ed elicotteri venivano immatricolati all’estero e registrati, per mezzo di un trust di diritto statunitense, nella Federal aviation administration, e poi, di fatto utilizzati in Italia dai reali proprietari e ben oltre il limite di tempo consentito di 6 mesi. Entro quel periodo, per legge, i proprietari degli aeromobili avrebbero dovuto immatricolarli nuovamente, nei registri italiano. Invece, hanno accertato i finanzieri, tutto rimaneva immutato, con danno per le casse pubbliche che, in questo modo, non hanno incassato l’Iva che, invece, avrebbero dovuto versare in Dogana quale "diritto di confine", per un ammontare complessivo pari a più di 2 milioni di euro. A tirare le redini del meccanismo illecito, le fiamme gialle piemontesi collocano due esperti di aeronautica che avrebbero ripetuto il presunto inghippo a favore almeno di 18 proprietari, ritenuti responsabili in concorso dell’importazione di contrabbando dei mezzi. L’indagine aveva portato a un primo sequestro nel gennaio del 2021. La misura cautelare era stata, però, revocata dal Tribunale del Riesame a giugno dello stesso anno.

Contro la decisione dei giudici astigiani, aveva fatto ricorso la Procura che aveva, poi, incassato il parere favorevole della Cassazione: ritenendo che ci fossero elementi per sostenere l’ipotesi di contrabbando, i giudici avevano rinviato nuovamente al Riesame la decisione sulla misura. Questa volta, il sequestro ai fini di confisca era stato confermato, portando nuovamente la Guardia di finanza a intervenire. Oltre alle città umbre, i provvedimenti sono scattati nelle province di Genova, Milano, Bolzano, Cremona, Padova, Ravenna, Massa Carrara, Reggio Emilia e Ragusa.

Luca Fiorucci