Uccide i figli a coltellate: "Cosa ho fatto?". Poi si suicida

Orrore in un paesino al confine tra l'Umbria e la Toscana. Si salva per miracolo la moglie, ora in stato di choc

Hubert (a cavallo) e, nel riquadro, la piccola Giulia con la mamma Katarzyna

Hubert (a cavallo) e, nel riquadro, la piccola Giulia con la mamma Katarzyna

Castiglione del Lago (Perugia), 30 gennaio 2016 - Ha ucciso i suoi figli con un coltello nel giorno della festa, del relax, nel giorno in cui una famiglia si riposa e sta insieme. Sabato tragico in Umbria a Vaiano, un pugno di case tra il lago Trasimeno e il lago di Chiusi, non lontano dal confine con la Toscana. Un uomo di 58 anni, Maurilio Palmerini  ha tolto la vita ai suoi due figli, un bambino di 13 anni e una bambina di otto, Hubert e Giulia. Ha cercato di aggredire la moglie, che miracolosamente è riuscita a fuggire da una vicina e a dare l'allarme, chiamando il 118. L'uomo, forse realizzando cosa aveva fatto, si è quindi tolto la vita gettandosi in un pozzo vicino alla casa.

"Ti rendi conto cosa ho fatto ai miei figli?", avrebbe detto a un vicino.

L'orrore e la tragedia che si materializzano dunque nelle campagne umbre, in un placido sabato di gennaio. I piccoli non erano a scuola. Il sabato entrambi sono a casa, come prevede il calendario settimanale scolastico. "Abbiamo visto il padre dei bambini in mattinata intorno alla casa, sembrava tranquillo", dicono alcuni operai che lavorano in un cantiere vicino. E invece l'uomo covava dentro di sé una follia esplosa all'improvviso. Avventandosi intorno alle undici contro i due bambini e contro la moglie, ora ricoverata all'ospedale di Perugia

Il paese della tragedia

Una tragedia della depressione e dell'indigenza. L'uomo soffriva da tempo di stati depressivi, come tutti confermano in paese. Una depressione data da problemi economici che viveva la famiglia. I quattro erano seguiti da enti assistenziali e dal paese, che intorno a loro aveva creato una rete di solidarietà. Ma negli ultimi tempi sembra che proprio la depressione avesse portato l'uomo, descritto come una persona taciturna ma tranquilla, in un vortice senza fine. Lo ricorda don Enrico Rossi, il parroco della zona. Piangono i circa trecento abitanti di Vaiano, dove davvero tutti si conoscono.

L'esterno della casa della tragedia

La bambina frequentava le elementari di un altro paesino, Colonnetta. Mentre il bambino era alle medie, a Sanfatucchio. In passato operaio e rappresentante di farmaci, Palmerini non aveva al momento un'occupazione fissa. La casa della tragedia era dei genitori dell'uomo, che avevano sempre vissuto nella zona e che erano agricoltori diretti. "Non conoscevo personalmente Maurilio Palmerini - dice il sindaco di Castiglione del Lago, Sergio Batino - Ricordo che il Comune nel recente passato aveva dato un sostegno alla famiglia. Sono sconfortato per questa tragedia che coinvolge dei minori. E' il sintomo della disgregazione della società. Per Caterina, la moglie di Maurilio - annuncia infine - faremo tutto il possibile, presto andrò a trovarla per offrirle sostegno ed intervenire con gli strumenti a disposizione dell'amministrazione". 

I due bambini uccisi erano a casa in un giorno che doveva essere di festa e svago. Si è trasformato nel giorno dell'orrore e nella tragedia. (Notizia in aggiornamento)

D.M.