Treofan, due acquirenti Produzione verso la ripresa

Novità importanti dal tavolo convocato al Ministero. Una delle proposte di acquisto sarebbe di Bandecchi. Sindacati soddisfatti, ma la guardia è alta

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"La riunione di ieri al Ministero per le Imprese e il Made in Italy per la vertenza Treofan si è conclusa con due novità: l’interesse concreto di due acquirenti e la disponibilità della proprietà a cedere l’uso dei macchinari per far ripartire la produzione". Uno dei due acquirenti dovrebbe essere il patron della Ternana, Stefano Bandecchi. Così il ministero: "Durante la riunione è stata confermata l’esistenza di due potenziali acquirenti del sito di Terni, i quali tra due settimane presenteranno il loro piano industriale, dando così concretezza alla proposta. Il Piano verrà illustrato alle parti sociali nei primi giorni di gennaio". Entro la prima metà di gennaio, previa verifica dell’advisor di Treofan, la questione passerà al tavolo di crisi coordinato dal Mimit con le Istituzioni locali. Ai presenti all’incontro di ieri la proprietà ha dichiarato la disponibilità a cedere i macchinari per riprendere la produzione quanto prima. "Ringrazio tutti i presenti al tavolo per il senso di responsabilità dimostrato e siamo al lavoro, anche con regione Umbria e comune di Terni, per una soluzione positiva" ha commentato il sottosegretario Fausta Bergamotto che ha le deleghe del Mimit per i tavoli di crisi.

"Ci sono due novità importanti come offerte sulla reindustrializzazione del sito – confermano Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil –. Una differente dall’altra, entrambe con l’assunzione dei circa cento lavoratori attualmente in Cigs. Per una offerta è prevista la completa concretizzazione entro gennaio 2023. Su queste due opportunità, inoltre dichiara, di avere il completo appoggio da parte della proprietà rappresentata dal signor Kauffman. La Regione Umbria ha confermato che ci sono le risorse per prorogare la “cassa“". I sindacati ritengono necessario che "il metodo di confronto vada rivisto" e che per gli aggiornamenti sulla vertenza non si devono attendere mesi.

"Abbiamo inoltre confermato che non solo resta importante avere approfondimenti e dettagli in tempi rapidi, valutando insieme le varie offerte che si susseguono, ma occorre attraverso un piano industriale serio e tangibile dare prospettive certe ai lavoratori che da quattro anni aspettano di capire quale sarà il loro futuro lavorativo. La Cigs è sicuramente un ammortizzatore sociale importante – sottolineano i sindacati – ma non basta per dare dignità alle persone che affrontano tutti i giorni il loro travaglio nell’incognita della mancanza di prospettive ed inoltre sicuramente non sufficiente per affrontare le spese ed i rincari che stanno colpendo il tessuto sociale del nostro Paese. Abbiamo preteso inoltre che la cabina di regia resti Ministeriale. Il momento è di svolta – concludono Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil – e per tale motivo è molto delicato, quindi con la massima attenzione si dovranno dare le risposte con i fatti concreti e non solo con le parole, restituendo ai lavoratori di Terni il giusto rispetto". Nuovo confronto il 13 gennaio.