SARA MINCIARONI
Cronaca

Treni, sindaci mobilitati. Viaggio a Roma in difesa del diritto alla mobilità

Da Città della Pieve parteciperà Fausto Risini con i colleghi di Orvieto, Chiusi, Cortona, dei Comuni del Sud Ovest Orvietano, del Trasimeno e della Valdichiana Senese .

Alla mobilitazione del primo luglio Sicuramente da Città della Pieve parteciperà il primo cittadino Fausto Risini

Alla mobilitazione del primo luglio Sicuramente da Città della Pieve parteciperà il primo cittadino Fausto Risini

Il primo luglio ci saranno i sindaci anche dal Trasimeno sul treno verso Roma per difendere il diritto alla mobilità. Sicuramente da Città della Pieve parteciperà Fausto Risini, insieme ai colleghi di Orvieto, Chiusi, Cortona, dei Comuni del Sud Ovest Orvietano, del Trasimeno e della Valdichiana Senese. Una mobilitazione che martedì 1° luglio porterà la delegazione di primi cittadini a Roma per chiedere risposte concrete sulle gravi criticità del trasporto ferroviario lungo l’asse Firenze-Roma. Dopo mesi di segnalazioni, appelli, documenti condivisi e richieste rimaste inascoltate, si alza forte e unita la voce di un territorio che non può continuare a essere ignorato, penalizzato e isolato. "Il diritto alla mobilità -dice Risini - è il diritto di lavorare, studiare, curarsi e vivere pienamente il proprio tempo. Lo difenderemo con determinazione, in prima persona e al fianco dei cittadini". L’iniziativa nasce dalla mancanza di risposte da parte del Ministero dei Trasporti, delle Regioni Umbria e Toscana, e dei vertici di Trenitalia e Rfi. Troppe tratte spostate sulla linea lenta, troppi disagi per chi ogni giorno si muove per esigenze fondamentali.

I sindaci partiranno in treno dalle rispettive stazioni, con la fascia tricolore e la voce di chi rappresenta migliaia di cittadini esclusi da una mobilità efficiente e accessibile.

L’iniziativa scaturisce da mesi di reiterati appelli, segnalazioni e mozioni, inclusa quella presentata dal "Gruppo Insieme per Città della Pieve" e unanimemente approvata dal Consiglio Comunale, che hanno evidenziato una crescente e inaccettabile situazione. Il territorio, in un’azione congiunta, si appresta ora a far sentire la propria voce. "La genesi di questa iniziativa spiega il Gruppo Insieme per Città della Pieve - risiede nei disagi da parte degli utenti, quali: Frequente deviazione di tratte sulla linea lenta. Orari eccessivamente penalizzanti. Riduzione dei servizi essenziali per pendolari, studenti e lavoratori. L’obiettivo primario è inequivocabile: prevenire la marginalizzazione dei territori e assicurare che i cittadini non siano costretti a limitare la propria quotidianità a causa dell’inefficienza del servizio ferroviario".