Non c’è pace per gli alunni della scuola Sordini e per alcuni studenti della Dante Alighieri che, dopo il terremoto, la pandemia e la didattica a distanza, entro breve, si ritroveranno fuori dall’edificio scolastico (interessato dai lavori di adeguamento sismico), ma ancora l’amministrazione non ha individuato la nuova sede provvisoria. Ad intervenire sono i genitori di cerca 300 studenti delle scuole Sordini, Pianciani, Dante Alighieri che, attraverso i propri rappresentanti, sono tornati a riunirsi dopo l’incontro "agitato" del 18 ottobre, alla presenza di sindaco, assessori, tecnici e dirigenti scolastici, al fine di trovare una rapida soluzione per la dislocazione degli alunni dei tre plessi in vista dell’inizio dei lavori di adeguamento sismico finanziati dal PNRR che riguarderanno la Scuola Primaria Giuseppe Sordini. Ad oggi la scuola Sordini ospita 9 classi delle primarie più due classi della scuola media Dante Alighieri (per completezza d’informazione le altre 10 classi della Dante Alighieri sono ospitate nel plesso della Pianciani). In quell’ occasione l’Amministrazione, insieme ai Dirigenti scolastici, - affermano i genitori - avrebbe dovuto presentare un piano di organizzazione scolastica. Le soluzioni prospettate partivano da una certezza: la necessità di dotarsi dei moduli". Tra le ipotesi prospettate dal comune è addirittura emersa la possibilità di tornare a scuola il pomeriggio come subito dopo il terremoto. Il sindaco, percependo il forte malumore espresso dai genitori, ha prontamente ritirato la proposta del turno pomeridiano e si è preso una settimana di tempo per valutare ulteriormente gli spazi disponibili. "Ad oggi però è trascorsa una settimana – scrivono ancora i genitori - non abbiamo avuto alcun riscontro ufficiale".
A quanto pare l’amministrazione comunale avrebbe optato per la soluzione dei moduli, ma al comune non c’è alcuna comunicazione ufficiale. Premesso che non è nostra intenzione mettere a rischio il finanziamento per i lavori che riguarderanno la Sordini, - si legge ancora nella nota dei genitori - perché la sicurezza dei nostri figli è fondamentale, riteniamo sia altrettanto fondamentale il benessere dei nostri ragazzi che seppur giovani hanno già subito il disagio del sisma, del Covid-19 e della didattica a distanza, ed ora di questa mancata programmazione dei lavori". in sintesi i genitori chiedono all’amministrazione di fare chiarezza una volta per tutte sulle decisioni intraprese per delocalizzare le classi della Sordini.