REDAZIONE UMBRIA

Trattamento fanghi, parla il Sii Impianto senza impatto ambientale

"Non è un inceneritore, non emette emissioni nocive. Consentirà l’abbattimento . di trasporti, Co2 e costi"

"L’impianto che riduce i fanghi è ’green’, non è un inceneritore, non emette odori, né emissioni nocive", così il Servizio idrico integrato (nella foto il presidente Carlo Orsini) dopo le polemiche sulla struttura che sorgerà in zona via Vanzetti. "L’Umbria produce mediamente 20mila tonnellate di fanghi da depurazione biologica di cui 8mila vengono generati come rifiuto dal depuratore di Terni e dagli altri depuratori della provincia di Terni – spiega il Sii – . Si tratta della parte finale ed essenziale del servizio idrico integrato che si completa con la restituzione all’ambiente dell’acqua depurata. Questi fanghi, attualmente, vengono conferiti in discarica o destinati al recupero, con transito di mezzi in regione pari a circa 1000 viaggi l’anno e corrispondente costo di 4.5 milioni di euro. La normativa prevede una progressiva riduzione del conferimento in discarica dei fanghi, fino ad arrivare al completo divieto entro il 2030".

"Non ci sono né odori, né emissioni nocive - continua il Sii – : è un semplice trattamento termico per l’evaporazione dell’acqua contenuta nel fango, che è pari a 34 del volune. La sostenibilità dell’obiettivo è evidente e, a parte il beneficio ambientale, rappresenta una riduzione sia delle percorrenze chilometriche che dei costi in tariffa, per il minor volume di fanghi finali. Nulla a che vedere con un inceneritore. Le tecnologie utilizzate sono tra le più affidabili. La messa a regime dell’impianto garantirà annualmente la riduzione di 12 milioni di tonnellate di CO2 in atmosfera, legata alla riduzione dei trasporti". Avviata anche la procedura di valutazione d’impatto ambientale.