"Trasporti, Corte dei Conti ci impone il tetto del 35%"

Melasecche replica a Cgil e Cisl: “Necessaria la riorganizzazione in più lotti . Garantisce efficienza e meno costi per gli utenti. Lo sciopero? Un mezzo flop“

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L’assessore ai trasporti Enrico Melasecche replica alle accuse di Filt Cgil e Faisa Cisal in merito agli attacchi subiti in questi giorni in merito alla riorganizzazione del servizio pubblico locale e alla decisione di suddividere in più lotti il settore della gomma. "Dopo la riapertura della tratta della Fcu fino alla Stazione di Sant’Anna, c’è stata la manifestazione della Filt Cgil e Faisa Cisal che ha interrotto il tavolo di confronto con la Regione, nella pretesa, illegale, che vede quei sindacati voler imporre un unico lotto della gomma in Umbria con circa 27 milioni di km. Ricordo – osserva Melasecche - che il Lazio di Zingaretti ha di recente impostato una gara con ben 11 lotti che vanno da meno di 1 milione ai 3,8 km. La Regione è obbligata ad effettuare la gara dopo anni di irregolarità e intende introdurre criteri di trasparenza e contendibilità anche nell’intento di migliorare il servizio con nuove tecnologie. Tra gli altri obiettivi del piano: assicurare la rateizzazione nella sottoscrizione degli abbonamenti che quest’anno i gestori non hanno ritenuto per loro ragioni di consentire; evitare lunghe file per la sottoscrizione degli abbonamenti; disporre di un monitoraggio immediato delle percentuali di riempimento dei mezzi onde evitare, come accade oggi, di avere autobus vuoti e semivuoti e autobus colmi; ridurre al minimo l’utilizzo improprio di autobus enormi sproporzionati rispetto al numero esiguo degli utenti con costi eccessivi ed un inquinamento inaccettabile. La Regione - aggiunge Melasecche - tutelando l’interesse di tutti gli umbri, cerca di non aumentare i costi del servizio di circa 117.000.000 di euro in nove anni, a carico della Regione e dei comuni per i servizi aggiuntivi. Risultato pesantissimo che intendono viceversa perseguire alcuni sindacati con l’imposizione di uno o due soli lotti di gara. Questo porterebbe ad un aumento delle imposte eo ad una riduzione dei servizi, eliminando linee fondamentali come dirette alle maggiori fabbriche, agli ospedali, alle scuole".

I dati sullo sciopero: "la manifestazione in Piazza Italia – taglia corto l’assessore - ha avuto poche decine di partecipanti ed i

dati ufficiali di Busitalia inviati all’Autorità di controllo certificano una partecipazione del 40% a fronte di un 80% dichiarato dai sindacati".

I Tavoli: "Palazzo Cesaroni non si tira indietro al confronto sindacale e ricordo che la Corte dei Conti con il giudizio di parifica ha dato riscontro positivo del lavoro di riorganizzazione svolto, ma ci impone il raggiungimento del 35%di copertura dei costi".

Silvia Angelici