Tommaso Bori come Ponzio Pilato "Nostra proposta depotenziata"

Migration

Il segretario del Pd dell’Umbria, Tommaso Bori parla di "una buona proposta, in parte depotenziata dalle decisioni del Nazareno" e di voci di iscritti e militanti, amministratori e dirigenti "solo in parte ascoltate" il giorno dopo l’annuncio dei candidati per le prossime elezioni politiche. E ha ricordato: "Il Partito democratico dell’Umbria, in maniera unitaria e compatta, ha chiesto rinnovamento nella rappresentanza, radicamento nei territori e riconoscibilità delle candidature". "Tenere insieme un processo di cambiamento simile, con un’emergenza elettorale - ha aggiunto - non è un’operazione facile: la riduzione del numero dei parlamentari, la mancanza di una coalizione solida e i meccanismi richiesti della legge elettorale hanno reso molto complicata la chiusura delle liste, chiedendo una dose ulteriore di impegno e sacrifici a tutti. Penso però che, complessivamente, la comunità democratica dell’Umbria abbia presentato a Roma una buona proposta, in parte depotenziata, dobbiamo dircelo, dalle decisioni del Nazareno". Bori fa un po’ come Ponzio Pilato. Ma spiega: "Abbiamo raccolto e sostenuto le tante voci che iscritti e militanti, amministratori e dirigenti ci hanno fatto pervenire e ne abbiamo sostenuto le ragioni. Solo in parte ascoltate. Di tutto questo avremo modo di parlare dal 26 settembre, perché ora la priorità è un’altra: non ho dubbi però sul fatto che in modo plurale e condiviso riusciremo a condurre una campagna elettorale ‘ventre a terrà, proprio perché – conclude – forte è la convinzione in tutti noi che il 25 settembre sarà una tappa importantissima per il nostro Paese".