
La città piange la scomparsa di Valde Vittorio Aisa (foto), imprenditore illuminato e generoso, fondatore nel 1980 dell’azienda omonima, specializzata nella lavorazione dell’acciaio. Aisa aveva iniziato il suo percorso professionale fin da giovanissimo: la partenza da operaio, la vita da emigrato in Svizzera con la speranza di un riscatto sociale, poi l’inizio della sua vita imprenditoriale a Milano, in quegli anni città di riferimento per lo sviluppo industriale del Paese. Ma Valde Vittorio Aisa era rimasto tenacemente attaccato alla sua terra natale, come l’altro grande uomo e Cavaliere del lavoro, Franco Todini. Così è a Todi che crea l’azienda che porta il suo nome, con tanti posti di lavoro e significative ricadute sull’indotto. Poi cinque anni fa le prime serie difficoltà e la decisione, anche a causa della malattia, di lasciare l’azienda. "Valde Vittorio Aisa era una persona speciale che con parole semplici e ragionamenti sempre chiari, sapeva unire la comunità come pochi altri". A parlare è, a nome dell’amministrazione comunale, l’assessore allo sport e allo sviluppo economico Claudio Ranchicchio, che lo ha affiancato sui campi dello stadio "Martelli". Perché con il cavalier Aisa, ex presidente del Todi calcio, se ne va anche un pezzo di storia del calcio umbro. Nei trenta anni della sua gestione, il club biancorosso ha scritto pagine indimenticabili, arrivando a sfiorare la serie C. "Per me è stato un secondo padre" dice l’ex giocatore e dipendente Massimiliano Belli. "Una mosca bianca nel mondo del calcio – aggiunge Lorenzo Tarpani - nel 2007 mi convinse a firmare a vita per il Todi". I funerali si terranno oggi, alle 11, nel Tempio della Consolazione.
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