REDAZIONE UMBRIA

Testata al naso alla rivale. Denuncia e daspo urbano per una ragazza minore

Secondo quanto ricostruito dagli agenti, a scatenare l’aggressione la gelosia. La vittima presa per i capelli e poi colpita al volto: 20 giorni di prognosi.

Testata al naso alla rivale. Denuncia e daspo urbano per una ragazza minore

Una testata in pieno volto, dopo averla presa per i capelli e tirata con violenza. Il modo più semplice, per così dire, per regolare i conti. Questione di gelosia, secondo quanto emerso dalle indagini della questura di Terni. Risultato: una denuncia per lesioni e daspo urbano per due anni per la presunta responsabile dell’aggressione. Aggressione avvenuta in pieno centro storico di Terni. Protagoniste due minorenni, studentesse dello stesso istituto, evidentemente non molto amiche. La ragazza colpita, dopo essere stata medicata al pronto soccorso del Santa Maria di Terni, è stata giudicata guaribile in 20 giorni. L’episodio si è verificato la sera del 21 ottobre in piazza dell’Olmo, frequentatissimo da giovani e giovanissimi, cuore della movida che, in diverse occasioni, si è dimostrata anche estremamente critica e violenta. Come nel caso delle due giovanissime, uno scontro avvenuto sotto lo sguardo di tanti coetanei. Secondo quanto ricostruito, intorno alle 23 di quel sabato, la presunta vittima sarebbe stata aggredita dalla coetanea che, dopo averle tirato i capelli, l’aveva colpita in viso, provocandole la frattura del setto nasale.

Una ragazza che, come detto, quella ferita conosceva, tanto da riuscire a fornire il suo nome agli uomini della squadra mobile che erano intervenuti in piazza dopo la chiamata al numero di emergenza con cui si segnalava la zuffa tra le due ragazze. Al loro arrivo, gli agenti avevano trovato solo la ferita che, dopo aver contattato i familiari, era stata portata in ospedale per essere medicata. Successivamente, accompagnata dalla madre, aveva sporto querela. La presunta picchiatrice era stata, quindi, denunciata a piede libero, mercoledì la notifica del provvedimento che la terrà lontana dai luoghi di ritrovo dei suoi coetanei per due anni, firmato dal questore Bruno Failla.