Terremoto, Matteo e Barbara non si trovano. Disperato appello dei genitori

La coppia di Orvieto era in vacanza ad Amatrice

Matteo Gianlorenzi e Barbara Marinelli

Matteo Gianlorenzi e Barbara Marinelli

Orvieto (Terni), 25 agosto 2016 - Ore interminabili con il cuore in gola in attesa che arrivi una telefonata in grado di dileguare la morsa dell’angoscia. Stati d’animo opprimenti, appesi a una speranza, quelli in cui si dibattono da martedì notte due famiglie orvietane. Sono i parenti di Matteo Gianlorenzi e della moglie Barbara Marinelli, in vacanza proprio nel paese maggiormente colpito dal terremoto, Amatrice.

Matteonoto commerciante orvietano titolare di un negozio di abbigliamento nel centro storico, e Barbara, avevano deciso di trascorrere alcuni giorni di vacanza nel caratteristico borgo laziale e avevano dunque prenotato una stanza nello storico Hotel Roma. L’albergo è andato completamente distrutto nel cuore della notte, sotto il peso dello sconquasso sismico. I parenti della coppia hanno tentato vanamente di raggiungerli al telefono non appena avvertito il terremoto ad Orvieto ed aver successivamente appreso quale fosse il luogo dell’epicentro. L’albergo ospitava quaranta persone, turisti presenti ad Amatrice in gran parte anche per la nota festa estiva dedicata alla gastronomia e incentrata sugli spaghetti alla amatriciana, che proprio dal suggestivo paese laziale prendono il nome. L’evento sarebbe iniziato sabato.

Per tutta la giornata di ieri è stato praticamente impossibile avere notizie e aggiornamenti ufficiali. L’unica notizia di ieri è stata quella relativa al fatto che due corpi senza vita sono stati estratti dalle macerie dell’albergo mentre altre tre persone sono state salvate. L’Hotel Roma, da cui si godeva una visione panoramica sui monti Sibillini e i monti della Laga, è famoso ed è di fatto un edificio storico, costruito nel lobtano 1897. Occupa un posto di prestigio anche nella storia della cucina dal momento che, da oltre un secolo, si è identificato con il caratteristico piatto reatino, famoso in tutto il mondo. Ora è ridotto ad un cumulo di macerie, come quasi tutto il paese di Amatrice.

La famiglia di Matteo, sconvolta, ha immediatamente diramato appelli sui social network, pubblicando varie foto della coppia. Amici e conoscenti si stanno anche in queste ore attivando proprio per divulgare l’appello con tutti i mezzi consentiti dalla tecnologia, mentre si rimane in attesa di quella telefonata liberatoria a cui è appesa la speranza di poter archiviare questa sfortunata vacanza come un tremendo incubo da lasciarsi alle spalle al cospetto dell’ennesimo, gravissimo episodio tellurico che ha interessato l’intera Italioa centrale.