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Narni, precipita la vertenza Elettro: sciopero con blocco portinerie

L'azienda chiude i urbinetti dell'acqua e intima agli operai di far uscire tutte le merci in partenza: i sindacati reagiscono con il blocco delle portinerie

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Narni, 22 marzo 2016 - Sale la tensione all'Elettrocarbonium di Narni dove da diverse settimane i lavoratori sono impegnati in una difficile vertenza. Questa mattina l'azienda ha chiuso i rubinetti dell'acqua e ha intimato di lasciar partire tutte le merci presenti nei magazzini entro quindici giorni. Sindacati (Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil) e lavoratori hanno reagito proclamando un nuovo sciopero con il blocco delle portinerie a partire dalle 22 di stasera e non si escludono ulteriori, eclatanti iniziative, inclusa quella dello sciopero a oltranza. 

In una nota congiunta i sindacati spiegano che "il distacco idrico porta a minare le norme igienico-sanitarie a discapito dei lavoratori operanti nel sito», mentre la richiesta di sgombero della fabbrica è «palesemente contrastante" con quella di apertura della cassa integrazione ordinaria, alla quale gli stessi sindacati non hanno dato riscontro "in quanto via non percorribile". Lo sciopero proseguirà - annunciano ancora i sindacati - finché non verranno saldate tutte le spettanze arretrate, cioè lo stipendio di febbraio, le quote relative ai fondi Fonchim (previdenza) e Faschim (assistenza sanitaria) a partire dal mese di ottobre, oltre ai contributi. I sindacati chiedono inoltre l'istantanea apertura della procedura di licenziamento collettivo per permettere ai lavoratori che ancora ne hanno la possibilità di poter riattivare la mobilità avviata a gennaio.