Tecnologia contro i reati, ma attenti a truffe online

Le forze dell'ordine adottano tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale per contrastare la criminalità, ma anche i truffatori si evolvono nel mirare alle vulnerabilità digitali dei cittadini. I reati digitali sono in aumento, richiedendo maggiore prudenza nell'utilizzo della tecnologia.

Tecnologia contro i reati, ma attenti a truffe online

Tecnologia contro i reati, ma attenti a truffe online

Guardie e ladri: alzi la mano chi non ci ha mai giocato. Il finto rapinatore scappa e il poliziotto cerca di acciuffarlo, come nella realtà. Solo che oggi l’inseguimento delle forze dell’ordine, quelle vere intendiamo, si basa non tanto sulla velocità delle gambe o della volante, quanto sull’efficacia di alcuni dispositivi di ultima generazione. Come le telecamere calibrate per contrastare l’abbandono dei rifiuti o quelle per segnalare veicoli rubati semplicemente inquadrando la targa. Ma ci sono sistemi di intelligenza artificiale applicati alle indagini? Abbiamo contattato gli uffici della Polizia di Stato, ricevendo risposta affermativa e un prezioso consiglio: consultare alcuni report. Ad esempio, “con i software di IA già si realizzano volti realistici di sospettati”, si legge a proposito degli identikit. Poi c’è Giove: un algoritmo, in fase sperimentale, capace di predire dove si verificheranno determinati crimini. Tuttavia, se le forze dell’ordine corrono verso le tecnologie, anche la criminalità non è da meno. Così l’attività di navigazione dei cittadini, spesso senza protezioni, diventa bersaglio dei truffatori. Secondo le statistiche della Polizia Postale, i reati digitali, come frodi finanziarie e furti d’identità, sono aumentati del 7% nel corso dell’ultimo anno. Anche a qualcuno di noi è successo di ricevere mail e strani messaggi da numeri sconosciuti che nascondevano improbabili richieste. Il consiglio, in questi casi, è affidarsi ad una “tecnologia” che non passa mai di moda: la prudenza!