
A Solomeo Brunello Cucinelli e Nino Marino svelano il cartellone tra emozioni e meraviglie. Giovani, umanesimo e bilancio sano
"Per la prima volta abbiamo raggiunto 100.000 spettatori con le nostre produzioni in tutta Italia. E ora c’è la nuova stagione del Morlacchi: da quando sono presidente del Teatro Stabile dell’Umbria, da 25 anni, questa per me è la stagione più bella, perché ricca di giovani e di umanità". Nelle parole di Brunello Cucinelli c’è tutto l’entusiasmo appassionato per il nuovo cartellone del teatro perugino, svelato nella tradizionale serata conviviale a Solomeo. Mercoledì nel borgo c’erano davvero tutti (tra i tanti la sindaca Ferdinandi con Pierini, la Governatrice Proietti con Bori, il prefetto Zito, il questore Sallustio, il cardinale Bassetti) in un inno alla forza identitaria del cultura, alla magia del teatro che ogni sera rinnova il patto con lo spettatore, personaggio invisibile ma fondamentale.
A fianco di Cucinelli c’è il direttore Tsu, Nino Marino. "E’ gentile, educato, non conosco nessuno che non dica bene di Nino – lo elogia il presidente –. Si fa amare ed è bravissimo, questo livello del teatro l’abbiamo raggiunto con lui". Lo Stabile vive un momento glorioso e felice, sancito anche dalla riunione del Cda, prima della serata. "Non abbiamo debiti – prosegue Cucinelli – il bilancio è sano, il budget di quest’anno sereno, perché abbiamo già venduto tutte le produzioni 2025". Spettacoli comprati dai grandi teatri italiani prima ancora del debutto. La parola a Marino. Inizia con un ricordo commosso del giornalista Riccardo Regi, rievoca il grande progetto di restauro dei teatri storici messo a segno dalla Regione negli anni Ottanta, "creando l’unico teatro regionale che esiste in Italia", ringrazia il Cda "perché ci dà la libertà della scelta, possiamo decidere quali artisti seguire in un dialogo costante con il pubblico sui temi dell’attualità e dell’oggi".
La stagione 25-26 saprà intrecciare emozione, pensiero e meraviglia con 32 spettacoli, 24 di teatro e 8 di danza. Tra i cuori pulsanti le produzioni targate Tsu a partire dall’inaugurazione del 15 ottobre con la prima assoluta del “Riccardo III“ di Shakespeare diretto da Antonio Latella con Vinicio Marchioni. E sempre con Latella lo Stabile avvia un progetto pensato e voluto per dare spazio a due giovani autrici umbre, Caroline Baglioni e Carolina Balucani, libere nella stesura del testo con una sola indicazione di Latella: "Metterci una telefonata". Si comincia con “Bùbaro dei Bùbari“ di Balucani. E poi grandi nomi: Ascanio Celestini, Filippo Timi a Capodanno, Stefano Massini, Ottavia Piccolo, Silvio Orlando, Cristicchi, Mastandrea, Gabriele Muccino per il suo esordio alla regia teatrale, Emma Dante, un doppio Eduardo, la danza internazionale. Martedì 10 alle 18 la stagione verrà presentata alla cittadinanza in un incontro pubblico al Morlacchi. Tutti sono invitati.
Voci e interventi si intrecciano nella serata di Solomeo. Cucinelli rivolge il pensiero alla sua Umbria. "Questi vent’anni di social hanno portato un mal dell’animo ma è in arrivo una rivoluzione umanistica. Dobbiamo tornare a credere nei grandi ideali, abbiamo bisogno di gentilezza e non di arroganza, di rispetto e di ascolto del pensiero altrui. A Milano presenteremo un progetto bellissimo che esalterà la nostra regione, amata nel mondo come terra di spiritualità e misticismo, con un popolo chiuso e fiero". Totale il sostegno delle istituzioni. La sindaca Vittoria Ferdinandi ricorda il suo abbonamento al Morlacchi dall’età di 6 anni ("me lo regalava mia nonna, andavamo la domenica pomeriggio") ed esalta il teatro come "veicolo di quella cultura che serve a nutrire l’anima e a costruire le nostre identità individuali e collettive". Per la presidente della Regione Stefania Proietti il Morlacchi "è uno dei cuori pulsanti della cultura perugina e umbra. Il coraggio della cultura esprime un’anima forte, libera e capace di guardare al futuro con visione".