Teatro Metastasio, nuova vita. Il “Ridotto“ riaprirà a ottobre e sarà la casa dell’inclusione

Assisi, il Comune è intenzionato a far ripartire l’attività per la festa di San Francesco. La gestione sarà affidata a un’associazione che si occupa di socialità delle fasce deboli.

Teatro Metastasio, nuova vita. Il “Ridotto“ riaprirà a ottobre e sarà la casa dell’inclusione

Teatro Metastasio, nuova vita. Il “Ridotto“ riaprirà a ottobre e sarà la casa dell’inclusione

Teatro Metastasio, dove eravamo rimasti dopo gli interventi che hanno riguardato la struttura? Siamo giunti a quello che potrebbe essere un primo passo, una riapertura di una parte, nel segno dell’inclusione. Le opere sul teatro nel cuore cittadino, si suddividono in due stralci, il cosiddetto ‘ridotto’ che il Comune è intenzionato ad aprire a ottobre, in occasione della festa di san Francesco, e il ‘grande Metastasio’, completamente riqualificato, per il quale è necessario ancora reperire tutte le risorse necessarie, in quanto quelle erano disponibili sono state utilizzate per la ristrutturazione statica. dell’edificio, così da metterlo in sicurezza. Il ‘ridotto’ è stato realizzato nella zona a destra dell’entrata e al piano superiore, oltre che nella zona di ingresso (è previsto anche l’accesso per i disabili). Presenta una prima sala, un mini teatro, da 71 posti che avrà un funzione significativa e unica: verrà assegnato, tramite patto di collaborazione-Regolamento dei beni comuni a un’associazione che si occupa di teatro inclusivo, dedicare, insomma questo spazio al teatro sociale, inclusivo, una collaborazione in atto anche in sede di progettazione; fra le attività previste anche laboratori, al primo piano per quella che è destinata a diventare la ‘compagnia residente’ del teatro per la parte del ridotto: un caso unico in Italia perché non c’è ancora nessuna compagnia teatrale - sottolinea il sindaco Proietti - che si occupa di teatro inclusivo: un po’ un numero zero. Si punta insomma a ridare vita a una presenza importante per la vita culturale della città puntando su una struttura che ha conosciuto varie vicissitudini nei secoli, dalla sua costruzione nel 1835 sino alla trasformazione, nel 1956, a sala cinematografica attività che ha ricoperto fino agli anni ’90, con saltuario utilizzo come teatro.