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Tania, la palestra e la vita: "Grazie al kung fu porto il ben-essere nelle zone più difficili"

"Mentre terminavo i lavori per aprire i locali in via Ettore Ricci qualcuno si affacciò dal balcone e iniziò ad applaudirmi". E lei si emoziona ancora.

Tania, la palestra e la vita: "Grazie al kung fu porto il ben-essere nelle zone più difficili"

"A settembre, mentre terminavo i lavori per aprire la palestra, qualcuno si affacciò dal balcone e iniziò ad applaudirmi...". Eccola Tania Lucchesi, 37 anni, che al telefono si emoziona ancora per la risposta che ha ricevuto dagli abitanti di via Ettore Ricci, a San Faustino, un’area difficile a due passi dalla stazione di Fontivegge, quartiere che finisce sulle cronache di tutti i giorni non certo per storie come belle come questa. Che Tania ha deciso di raccontare nel giorno della Festa della donna, a testimonianza di quanta forza, coraggio, determinazione, ascolto e pazienza, abbia dentro di sé. "La scelta del luogo dove aprire questa palestra del ‘ben-essere’ non è stata casuale – spiega –, ma è stata fortemente voluta. Io sono cresciuta in una palestra a poche centinaia di metri da qui ed è qui che ho voluto proseguire il mio percorso". Tania ha iniziato a praticare arti marziali a 5 anni, ha fatto attività agonistica fino a 25 (nel frattempo si è laureata in Legge) poi a causa della scomparsa del suo insegnante ha iniziato a gestire quella palestra in via Piccolpasso con altre persone. Un percorso che lo scorso anno si è interrotto per iniziare questa nuova avvincente esperienza. "Una situazione che non mi piaceva più quella – racconta – troppo ‘commerciale’ direi". E in effetti l’associazione di cui è presidente di chiama Perugia Ben Essere. "Esatto – precisa ancora – il significato non è quello semplicemente del benessere, ma di ‘essere-bene’ direi, di curare non solo il proprio corpo, ma anche il cuore, la psiche, l’anima. Cercare di stare bene a 360 gradi, con se stessi e con il mondo". Qui si praticano Wushu, Sanda, Tui Shou, Tai chi chuan, una palestra dove un tempo c’era uno studio fisioterapico molto conosciuto in tutto il quartiere, ora ci vanno i bambini, gli adulti e anche tanti anziani.

"C’è un signore di 97 anni che ogni tanto viene, chiede informazioni, prende un appuntamento e poi sistematicamente si dimentica di venire. È fantastico (sorride). Qui abitano tanti stranieri, di nazionalità ed etnie diverse che frequentano il nostro spazio: arrivano dal Bangladesh, Sud America e persino qualche bambino cinese. Pensi che la nostra associazione è passata da 80 a 120 iscritti. Senza il benché minimo problema". E la citazione in uno dei post-social sulla pagina della palestra spiega bene la ‘filosofia’ di questo posto: "Il kung fu è in tutto ciò che facciamo. Si esprime in come indossiamo o ci leviamo una giacca; nel modo in cui trattiamo le persone. Tutto è kung fu". Michele Nucci