
CITTA’ DI CASTELLO – Un nuovo accordo salva tabacco che fa tirare un sospiro di sollievo alla filiera, dopo mesi di battaglie. E’ stato firmato il 14 maggio a Ospedalicchio il contratto tra Opta e Deltafina che "pone fine all’incertezza del settore tabacchicolo in Umbria e segna una svolta economica e ambientale dell’intero settore". "La stipula di questo contratto rappresenta un momento importante per tutta la filiera poiché supera le difficoltà della campagna precedente e dà garanzie per il futuro. Tutto ciò è importante anche per la tenuta dell’occupazione e del sistema economico del territorio": ha detto Libero Valenti (Opta). Cia (Agricoltori Italiani Umbria) evidenzia come il contratto garantisca la campagna di coltivazione 2022 per la fornitura di tabacco alla multinazionale Japan Tobacco International (JTI), e inoltre lascia ben sperare anche per il 2023. L’accordo viene definito dunque un passo avanti che dà forza al tavolo nazionale sul tabacco già avviato dalla Regione Umbria insieme a Veneto, Campania e Toscana, le zone dove si concentra la quasi totalità della produzione di tabacco italiano, per ottenere l’aiuto necessario a garantire contratti con programmazione di medio-lungo termine. Per Massimo Ricci, presidente Unitab – Unione Nazionale Tabacco, "l’accordo mette al sicuro l’annualità 2022 ma il prossimo anno apriremo la trattativa per arrivare alla pluriennalità. È questo l’obiettivo principale per i nostri produttori, perché è il solo modo che hanno di diventare più sostenibili dal punto di vista economico ed ecologico, avendo la possibilità di piani di ammortamento che diano più stabilità alle aziende. Il rinnovamento del settore tabacco passa attraverso il rispetto dell’ambiente grazie a nuovi macchinari e sistemi di cura". Per Matteo Bartolini (Cia) il contratto tuttavia "non può essere considerato un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Ora inizia una nuova fase con il rinnovato rapporto tra produzione, trasformazione e manifattura per adottare nuovi modelli di produzione e consumo del tabacco".
Tra le questioni affrontate anche la sostenibilità in termini ambientali: "Dobbiamo continuare – ha aggiunto – a ridurre le emissioni di Co2, usando agrofarmaci naturali in sostituzione di quelli chimici, riducendo lo spreco di risorse preziose come l’acqua. La vera sfida per il raggiungimento della sostenibilità ambientale ed economica delle aziende tabacchicole è la riduzione dei costi energetici: per fare questo gli agricoltori hanno bisogno di un accordo di medio lungo termine". Presenti alla firma anche Domenico Cardinali di Deltafina, il responsabile delle Relazioni Esterne di JTI Italia (Japan Tobacco International) Lorenzo Fronteddu, Graziano Ceccaroni presidente di Arpt, Gabrio Gustinelli vicepresidente Agricooper, Stefano Petturiti membro del Direttivo della Fattoria Autonoma Tabacchi.