Emergenza nel convento. Suora malata, altre tremano

Porano: tamponi a religiose e personale per verificare la situazione La struttura ospita francescane avanti con gli anni, tra cui ultracentenarie

Suore (Foto archivio)

Suore (Foto archivio)

Porano (Terni), 31 marzo 2020 - Tutto il convento di San Bernardino a Porano in quarantena per tutelare la salute delle 39 anziane suore che vivono nella struttura. L’allarme è scattato dopo che una religiosa di 88 anni ha accusato i primi sintomi del Covid ed è risultata positiva al tampone. Le condizioni della religiosa che è ricoverata all’ospedale san Giovanni Battista di Foligno, appaiono molto delicate. Aveva patologie pregresse ed accusa notevoli difficoltà respiratorie. Grande è la preoccupazione per le condizioni delle altre consorelle, così come quella quindicina di persone che lavorano nel convento, collocato alle porte del paese. Il sindaco Marco Conticelli non nasconde la propria apprensione per una situazione che lui sta tenendo costantemente sotto controllo insieme agli operatori della Usl. "Il convento di san Bernardino è anche un ospizio per suore anziane provenienti da varie strutture religiose. Un paio di loro sono ultracentenarie. Normale essere preoccupati – dice il sindaco –. L’Usl sta sottoponendo a tampone sia le suore che il personale, ma purtroppo anche qui come in altre zone della regione dobbiamo registrare la carenza dei tamponi. La situazione è delicata". Al momento non è ancora ben chiaro quando l’accertamento sanitario per rilevare la positività al virus possa essere completato a tutte le persone che vivono e lavorano nel convento. Altre suore sono intanto febbricitanti ed hanno cominciato ad accusare sintomi compatibili con il Coronavirus. All’interno del convento si è provveduto a dividere in spazi separati le suore che presentano sintomi da quelle asintomatiche e si stanno seguendo le indicazioni del medici del servizio pubblico per poter comunque garantire continuità nell’assistenza alle anziane religiose. Anche alcuni lavoratori che hanno temperatura alte non si recano più al lavoro da alcuni giorni mentre altri, su consiglio della Usl, si sono posti in quarantena volontaria nelle proprie case pur continuando a lavorare. Evitano dunque ogni contatto con i propri familiari. "Ancora in questi giorni al convento ci sono persone che entrano ed escono in coincidenza con i cambi dei turni. Bisogna fare in fretta a mettere in sicurezza la struttura", aggiunge Conticelli. Il Comune si è mobilitato immediatamente, mettendo a disposizione delle suore bombole di ossigeno, mascherine e saturimetri, ricorrendo all’importante contributo operativo della protezione civile.