REDAZIONE UMBRIA

Suoni Controvento, che emozione! Concerti al tramonto nei borghi

Stasera Paolo Angeli è a Campello. Domani “Lumine Arbor Sonus” nella faggeta a Pian delle Macinare

Il fine settimana di Suoni Controvento è molto prestigioso. Al Castello di Campello sul Clitunno (stasera alle 18) il primo concerto in cui viene eseguita dal vivo la suite ‘NÍJAR’, una colonna sonora immaginaria di ‘Bodas de Sangre’, dramma teatrale scritto da Federico García Lorca nel 1933 e ispirato a un fatto di cronaca avvenuto a Níjar in Andalusia. L’autore è il maestro Paolo Angeli, che presenta così il suo nuovo disco. Con questo ultimo progetto tra musica e letteratura l’artista sorprende con i suoni della sua chitarra orchestra, mettendoli al servizio di un classico della letteratura spagnola, realizzando una vera e propria colonna sonora. Per la prima volta nella sua carriera trentennale si approccia alla lingua spagnola per declamare i versi di Lorca. Evento realizzato in collaborazione con il Comune di Campello sul Clitunno. Prevendite su circuiti TicketItalia e TicketOne.

Domani alle 21 nell’antica faggeta di Pian delle Macinare a Costacciaro, andrà in scena “Lumine Arbor Sonus” progetto in notturna appositamente immaginato per il festival Suoni Controvento. Con Tetraktis percussioni, Federico Ortica (live electronics), Andrea Marchi (interaction videomapping), David Giacchè (F.O.H. engineer). Le vibrazioni acustiche generate da Tetraktis percussioni si trasformeranno in luce e illumineranno il bosco tramite un videomapping interattivo che trasformerà il concerto in uno spettacolo audiovisivo immersivo. “Lumine Arbor Sonus” nasce da un’idea originale di Ortica sviluppata nel tempo con Tetraktis Percussioni (Laura Mancini, Gianni Maestrucci, Leonardo Ramadori, Gianluca Saveri) e voluta dal direttore artistico del Festival Gianluca Liberali, quale “upgrade” performativo di “Arbor Sonus”, spettacolo proposto con grande successo di pubblico in varie e suggestive location umbre alternato al progetto “Aquae”, dedicato invece ai corsi d’acqua ed alla loro elaborazione sonora. Nello spettacolo “Lumine Arbor Sonus” l’attenzione del pubblico è indirizzata totalmente alla performance grazie anche all’apporto dell’audio surround-cinematografico di Giacchè e per l’occasione anche grazie all’introduzione del video mapping interattivo di Marchi.