REDAZIONE UMBRIA

L’acqua di Montedoglio al Trasimeno. Ma quanto costa all’Altotevere?

Botta e risposta in Comune tra l’assessore Mauro Mariangeli e il consigliere del Pd Domenico Duranti

L’adduzione dell’acqua da Montedoglio al Trasimeno resta un tema molto complesso

L’adduzione dell’acqua da Montedoglio al Trasimeno resta un tema molto complesso

Va bene l’acqua di Montedoglio verso il Trasimeno, ma a quale costo per l’Altotevere? Attorno a tale quesito si è sviluppato il botta e risposta in consiglio comunale tra l’assessore Mauro Mariangeli e il consigliere del Pd Domenico Duranti. Quello dell’adduzione dell’acqua dall’invaso di Montedoglio verso il Lago Trasimeno è un tema molto complesso che era finito al centro di un documento presentato da Duranti nel mese di marzo nel quale, fatta salva la tutela del Trasimeno, si chiedeva di valutare "i notevoli disagi vissuti in Altotevere da numerose aziende agricole, ma anche da cittadini e famiglie della media collina che in determinati periodi dell’anno si trovano a fare i conti con la carenza di acqua". Alla questione si è aggiunta anche la problematica dei costi, talvolta elevati per gli agricoltori del comprensorio del versante umbro che devono ‘ripompare’ l’acqua anche a fronte di una rete di distribuzione molto frastagliata rispetto a quella della Toscana dove costa meno. Ha cercato di fare chiarezza l’assessore Mariangeli che ha precisato come ci siano molti ‘attori’ coinvolti nella vicenda: Ente Acque che gestisce la diga, le regioni Umbria e Toscana, i comuni della Valtiberina e ora quelli del lago. I recenti lavori conclusi alla diga hanno portato la capacità dell’invaso a 136 milioni di metri cubi (da 90 milioni che erano): 35 milioni sono quelli per il deflusso Tevere, 20 per irrigazione, 30 milioni destinati a uso idropotabile, l’Umbria ha 35 milioni di metri cubi da erogare (in via ufficiosa sembra che una decina di milioni di metri cubi d’acqua siano destinato al lago). Per addurre l’acqua verso il Trasimeno occorrono ulteriori passaggi sia tecnici che formali anche col coinvolgimento di enti e Unipg. In un siffatto contesto l’auspicio dell’assessore è quello di "ridefinire le regole di ingaggio anche per Altotevere: lavori alle condotte e investimenti sul territorio per razionalizzazione i costi", ha aggiunto Mariangeli anticipando l’attivazione di un tavolo di confronto diretto tra Regione, Afor, Comuni interessati, categorie produttive. Il consigliere Duranti nella sua replica si è detto insoddisfatto della risposta dell’assessore: "In questi mesi si è perso tempo. Occorre con urgenza avviare un confronto attivo con la Regione sulla tematica e condividere la realizzazione di questo progetto che possa tutelare il territorio. Va bene l’acqua per il Trasimeno ma non vanno bene le scelte calate dall’alto che poi andranno a gravare sulle spalle dei nostri agricoltori".