Studentessa uccisa a Perugia, assolto in via definitiva l'unico imputato

Dopo 15 anni il nome dell'assassino di Sonia Marra rimane un mistero

Umberto Bindella

Umberto Bindella

Perugia, 19 marzo 2021 - La Corte di Cassazione ha definitivamente confermato l'assoluzione di Umberto Bindella, processato con l'accusa di avere ucciso la studentessa pugliese Sonia Marra, scomparsa dall'abitazione dove viveva a Perugia la notte tra il 16 e il 17 novembre del 2006, all'età di 25 anni.

La giovane, il cui corpo non è stato mai trovato, era originaria di Specchia (Lecce). Omicidio e occultamento di cadavere i reati dei quali era accusato. Bindella - difeso dagli avvocati Silvia Egidi e Daniela Paccoi - si è sempre proclamato innocente. Era già stato assolto in primo grado e in appello.

La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso dei magistrati perugini contro l'assoluzione decisa in appello per Bindella. Il quale si è sempre proclamato estraneo alla scomparsa di Sonia Marra. Quando venne indagato l'ormai ex imputato era impiegato con la forestale ed è poi transitato con i carabinieri forestali. È attualmente sospeso dal servizio.

"È stato ovviamente contento della decisione della Cassazione e ci ha ringraziato, ha detto all'Ansa l'avvocato Egidi. "Finalmente è stata fatta giustizia - ha aggiunto il legale - e ora bisogna cercare l'assassinio di Sonia Marra perché lui certamente non è stato".

Quando scomparve, Sonia Marra studiava per diventare tecnico di laboratorio biomedico. A Perugia viveva da sola in un appartamento a ridosso del centro. A dare l'allarme furono i familiari. Gli investigatori risalirono a Bindella (arrestato e poi rimesso in libertà dopo pochi giorni) esaminando i tabulati telefonici della giovane. Dagli accertamenti emerse poi che entrambi frequentavano gli stessi ambienti. L'accusa ha inoltre ipotizzato che tra i due ci fosse stato un legame sentimentale che però l'indagato ha negato parlando di "semplice amicizia".