Studente aggredito perché non vuole scioperare. La preside: “L’episodio non passerà sotto silenzio”

La dirigente scolastica: “Ho convocato le famiglie e il consiglio di classe”

Studente aggredito perché non vuole scioperare (foto repertorio)

Studente aggredito perché non vuole scioperare (foto repertorio)

Una manifestazione lodevole quella del Friday for Future, perché incentrata su temi attuali e di fondamentale importanza per le generazioni future, che si è svolta lo scorso venerdì in tutta Italia e alla quale hanno aderito anche le scuole superiori di Gubbio. Un brutto episodio ha però macchiato il raduno degli allievi del “Mazzatinti” nella sede in Piazzale Leopardi.

Uno studente del secondo anno che non voleva scioperare è stato aggredito con violenza da un ragazzo delle classi quinte a seguito di un diverbio scattato poco prima del cancello d’ingresso della scuola eugubina.

«È un episodio spiacevole – ha commentato la dirigente scolastica del Polo Liceale “G. Mazzatinti”, Mariella Marinangeli – quello verificatosi nella giornata di venerdì lungo la strada di accesso all’istituto. I ragazzi del quinto, sbagliando, avevano chiuso il cancello antistante il piazzale della scuola per impedire l’ingresso agli studenti che non intendevano partecipare. Nonostante la vicenda sia avvenuta in un luogo non di nostra pertinenza, ho ritenuto opportuno affrontare quanto avvenuto con grande determinazione».

Pur nell’attesa di chiarire la dinamica di un episodio decisamente spiacevole, con la violenza che la fa da padrona, la professoressa Marinangeli ha avviato il percorso sanzionatorio nei confronti del ragazzo del quinto che sarebbe stato protagonista dell’atto di violenza contro un ragazzo del secondo. «Ho convocato subito quanti sono stati coinvolti nell’episodio ed i loro genitori per favorire il dialogo ed un primo chiarimento tra di loro – prosegue la dirigente – e nel contempo ho predisposto la convocazione del consiglio di classe competente per quanto riguarda gli eventuali provvedimenti sanzionatori da adottare. È un brutto episodio che non intendiamo far passare sotto silenzio».

La Marinangeli ha annunciato anche un’altra iniziativa: «Ho convocato un incontro con tutti i ragazzi del quinto, che quest’anno dovranno sostenere gli esami, per riflettere su quanto accaduto. Si tratta di una pagina di educazione civica applicata sul campo». Sfruttare l’episodio negativo per educare, la scuola e i giovani non possono che giovarsene.