LUCA FIORUCCI
Cronaca

Strutture turistiche in ’nero’, raffica di sanzioni

Vacanze "abusive" in Umbria. Che valgono oltre 800mila euro, finiti, secondo gli investigatori, direttamente nelle tasche dei proprietari delle strutture...

I controlli da parte della Guardia di finanza di Perugia anche nelle settimane che segnano la fine della stagione estiva

I controlli da parte della Guardia di finanza di Perugia anche nelle settimane che segnano la fine della stagione estiva

Vacanze "abusive" in Umbria. Che valgono oltre 800mila euro, finiti, secondo gli investigatori, direttamente nelle tasche dei proprietari delle strutture senza che nulla, o solo in parte, fosse dichiarato. Proseguono i controlli da parte della Guardia di finanza di Perugia anche nelle settimane che segnano la fine della stagione estiva. Obiettivo, quello di contrastare attività non in regola, il mancato versamento delle tasse e tutelare la concorrenza tra attività. Il monitoraggio, riferisce il comando provinciale di Perugia, si inserisce in un piano di controlli mirati, messo in atto anche a seguito delle numerose segnalazioni provenienti dalle principali associazioni di categoria, tra cui Federalberghi e Assoturismo. Dopo una cosiddetta mappatura del rischio, in base allo studio delle banche dati e delle informazioni riscontrabili sulle piattaforme on line, le verifiche sono diventate operative e hanno interessanto, nello specifico, Assisi, Foligno, Spoleto, Todi, Gubbio, Campello sul Clitunno e Umbertide. Dei 29 esercizi ispezionati, 24 (ovvero l’83%) sono risultati non in regola: in diversi casi, è emersa la mancata comunicazione dell’avvio dell’attività ricettiva agli uffici comunali, l’assenza della dichiarazione di locazione degli alloggi e l’omessa esposizione del Codice identificativo nazionale, il Con introdotto dalla legge 91 nel 2023. Sono stati segnalati all’Agenzia delle entrate ricavi non dichiarati per oltre 880mila euro e denunciati 11 responsabili di altrettante strutture per non aver comunicato le generalità degli ospiti, in violazione delle norme sulla sicurezza pubblica. Più in particolare, durante le attività ispettive, sono stati individuati tre persone, 2 a Gubbio e 1 a Umbertide, che avrebbero concesso in locazione i propri immobili a fini turistici senza alcun tipo di contratto regolare e, soprattutto, senza adempiere agli obblighi fiscali, omettendo di dichiarare ricavi complessivi per oltre 90mila euro. A Todi è stata individuata una persona fisica residente all’estero, proprietaria di un immobile, utilizzato per svolgere l’attività di ricezione extra alberghiera, in forma non imprenditoriale. Gli accertamenti effettuati hanno permesso di riscontrare l’omessa dichiarazione dei redditi percepiti per circa 180mila euro. Anche a Campello sul Clitunno è stato scoperto un immobile utilizzato per svolgere attività di ricezione extra alberghiera: dalla dichiarazione dei redditi sarebbero stati omessi ricavi pari a 195mila euro. Sono stati inoltre individuati 3 datori di lavoro che impiegavano 6 lavoratori in nero. Le sanzioni previste per ogni lavoratore irregolare vanno da 1.950 a 11.700 euro, per un importo massimo per oltre 70mila euro.