Storie di super nonni . Mirella, 82 anni: : "Gioco ancora a tennis. Mi mantiene giovane"

La signora Falconi, due figlie e quattro nipoti, è un’ex preside "Ho cercato di rendermi utile. Spesso ho fatto la vice-mamma". Intanto l’assessore Cicchi amplia i servizi per gli anziani. .

Storie di super nonni . Mirella, 82 anni: : "Gioco ancora a tennis. Mi mantiene giovane"

Storie di super nonni . Mirella, 82 anni: : "Gioco ancora a tennis. Mi mantiene giovane"

Scattante sul campo come una gazzella, gonnellino svolazzante e gambe da atleta, Mirella Falconi, per tutti “Cioci“, a 82 anni compiuti a marzo, corre ancora sulle smorzate e quando azzecca il passante non ce n’è per nessunao. E’ una nonna energica e sportiva Cioci, a dimostrazione che l’attività fisica mantiene giovane corpo e mente. Insegnante di chimica all’Itis Chimici di Perugia, e poi dopo il concorso vinto preside a Feltre (Belluno) e al Liceo classico di san Sepolcro, da quando è in pensione la professoressa Falconi va meno di fretta. "Non è stato semplice - racconta - conciliare la professione con il matrimonio, due figlie (Silvia e Costanza) e quattro nipoti". Nonostante gli impegni, è riuscita però a trovare sempre uno spazio per il tennis, che negli anni della gioventù le ha dato molte soddisfazioni, compreso il titolo di campionessa umbra.

Ieri era la “Festa dei nonni“. E’ stata istituita per legge dal Parlamento italiano nel 2005 per “onorare“ e dare il giusto riconoscimento a queste figure, pilastri portanti della famiglia. Mirella è uno dei tanti.

Come ci si sente nel ruolo di nonna?

"Sono stata una presenza discreta che all’occorrenza ha svolto le funzioni di una vice mamma, rendendomi utile ogni volta che c’è stato bisogno".

Pensa di essere stato un esempio per i suoi nipoti?

"Non ho mai avuto questa presunzione. Nella mia vita però ci sono dei punti fermi: il rispetto e la condanna della volgarità. Valori che spero di aver trasmesso anche ai mie nipoti".

E’ una donna con un vissuto sostanzioso: il suo messaggio ai giovani?

"Sono stata all’inaugurazione della elementare Ciabatti. E’ una scuola montessoriana che già conoscevo, ma mi sono emozionata tanto quando sono entrata di nuovo lì dentro. In quelle aule i bambini vengono “aiutati“ a crescere in maniera autonoma e serena nel rispetto delle regole basilari e delle proprie attitudini. Ecco, mi sento di dire ai ragazzi seguite le vostre inclinazioni. Non emulate gli altri o i modelli che oggi vengono veicolati dai social".

E il suo rapporto con il tennis?

"Beh, è nato con me. Tennisti sono stati i mie genitori e mia sorella. E’ uno sport sano, sviluppa l’intelligenza e la personalità. Ma soprattutto insegna a fare i conti con se stessi. Quando scendi in campo, la “partita“ te la giochi da solo o al massimo in due, se si è in doppio. Il tennis è la metafora della vita: ogni colpo è conseguenza dell’altro. Si cade e ci si rialza, e bisogna imparare dall’errore".

Intanto, nella Giornata dei nonni, l’assessore al welfare Edi Cicchi, ricorda che il comune "oltre ai servizi tradizionali ha avviato un progetto di co-housing dove giovani ed anziani vivono accanto con un patto di reciprocità. Stiamo anche aprendo due appartamenti per le dimissioni protette (semplici) di chi magari vive solo e la casa può non essere amica. Una società giusta - conclude Cicchi - deve anche saper “restituire“. Ecco perché è importante aver istituito una festa civile che esaltasse le nostre radici".

Silvia Angelici