REDAZIONE UMBRIA

Stazione in abbandono È circondata dal degrado

Pessimo biglietto da visita di una città che si fa forte dei flussi turistici. Scale mobili non funzionanti e avvolte dalla vegetazione ormai incontrollata

Sembra il Borneo ma è Orvieto scalo e, almeno teoricamente, dovrebbe rappresentare uno degli accessi più prestigiosi alla città dal momento che si tratta dell’ingresso della stazione ferroviaria. Un biglietto da visita a cui sarebbe naturale dedicare cura ed attenzione anche in considerazione dell’identità fortemente turistica di Orvieto, ma la realtà parla invece di un degrado e di un abbandono che si perpetuano da molto tempo nell’indifferenza generale.

La zona dimenticata ed ormai preda di una vegetazione senza freni, è quella che collega i binari con il parcheggio di piazza della Pace. Un’area non solo centrale per gli spostamenti quotidiani di centinaia di persone, pendolari in primis, ma anche strategica dal punto di vista della promozione e dell’immagine che la città offre di se stessa. La vista d’occhio è a dir poco imbarazzante. Scendendo dal piano terra dove si trova la biglietteria della stazione e il bar, il primo impatto è con la scala mobile che porta verso i binari e che è perennemente fuori servizio, con tanto di transenna. Difficile ricordarsi l’ultima volta che qualcuno l’abbia vista in funzione. Proseguendo a piedi sul piano interrato che conduce al grande parcheggio, la luce del sole comincia ad essere oscurata da piante e rampicanti che danno l’idea di stare per entrare in uno zoo safari. La rampa di destra che conduce al parcheggio e che è destinata ai disabili è affogata in mezzo a piante di ogni genere, mentre la scala mobile esterna, anch’essa inchiodata da tempo immemorabile, comincia ad essere visibile a malapena a causa della vegetazione che la sta ricoprendo. Una recinzione metallica e tavole di legno sbarrano l’ingresso alla scala. L’ascensore che porta dal piano terra ai binari attualmente è in funzione, ma nel passato è stato anch’esso interessato a vari black out. Ad amplificare la sensazione di abbandono anche la mancata riapertura delle storica edicola della stazione che nessuno ha finora rilevato a distanza di anni dalla chiusura. La competenza delle pertinenze della stazione è delle Ferrovie, ma ciò non basta a giustificare una situazione intollerabile che rischia di diventare grottesca alla luce degli ambiziosi progetti che Orvieto si sta dando, tra cui la candidatura a capitale della cultura per il 2025. Fortuna che a mantenere il decoro di un’altra parte di piazza della Pace ci pensano i privati che hanno da tempo preso in gestione il bar e i locali a piano terra.

Cla.Lat.