
Il terminal degli autobus di piazza Partigiani lasciato nel degrado Pesa il rimpallo di competenze
Dopo l’intenso dibattito in Comune sugli interventi per restituire dignità al terminal bus di piazza Partigiani, ora è la Regione che fa sapere che forse ci saranno risorse per il restyling. Il consigliere regionale della Lega Enrico Melasecche, infatti, ha presentato un’interrogazione sapere dalla Giunta "quali azioni intende mettere in campo anche per sollecitare tutti i soggetti coinvolti a fare ciascuno la propria parte al fine di risolvere con urgenza le innumerevoli criticità; quali azioni e quali tempistiche sono state programmate per la risoluzione delle stesse". L’assessore regionale Francesco De Rebotti ha risposto che "la Regione è consapevole delle criticità esistenti. La competenza complessiva sull’area ricade primariamente sul Comune di Perugia. Per i servizi igienici, abbiamo attivato una interlocuzione con BusItalia, chiedendo interventi urgenti – ha spiegato –: è stata elaborata una proposta di intervento che però non si è ancora concretizzata. Continueremo a sollecitare il rispetto degli impegni assunti ed a chiedere una soluzione per i problemi di comunicazione con gli utenti e le carenze funzionali segnalate. Ci stiamo adoperando per chiedere una rimodulazioni e richiesta di fondi in sede Cipes (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) per mettere risorse a disposizione del Comune, per un intervento importante di riqualificazione dell’area". Formalmente, l’area è di proprietà del Comune, ma concessa in superficie a Umbria Tpl e Mobilità, società partecipata che ha la responsabilità per la manutenzione straordinaria. Busitalia, che gestisce le corse, è locataria dello spazio e si occupa della manutenzione ordinaria. È proprio su questo punto che si gioca il continuo rimbalzo di competenze: i display non funzionano? Tocca a Umbria Tpl. I bagni sono fuori uso? Busitalia li ripara, ma i danneggiamenti continui causati da atti vandalici pongono il problema del controllo, che nessuno presidia. L’assessore comunale Pierluigi Vossi ha ammesso la "cattiva gestione storica" dell’area, confermando che il Comune ha più volte sollecitato Umbria Tpl a intervenire. Che ha poi precisato le proprie competenze.