Sirci, debito da 100mila euro sul PalaBarton

Concordato un piano di rientro con il Comune sui canoni di concessione: 22mila euro entro settembre, il resto in 24 rate mensili.

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di Michele Nucci

Centomila euro di debito per la concessione d’uso del PalaBarton. E’ la cifra che la Sir Safety Volley di Gino Sirci deve versare nelle casse comunali per i canoni dal 2017 al 2020. Cifra sulla quale Palazzo dei Priori e il patron della pallavolo umbra hanno raggiunto un accordo: 22mila euro subito tra adesso e settembre e gli altri 78mila diluiti in due anni con rate da 3.200 euro circa al mese.

Gli impianti sportivi comunali ancora al centro della cronaca dunque e soprattutto al centro delle questioni che riguardano le casse comunali sempre sofferenti, tanto più in un momento complicato come questo. Le grandi strutture come lo stadio "Renato Curi", i due palazzetti o il Santa Giuliana hanno subìto varie vicissitudini negli anni e proprio la settimana scorsa – pre restare in tema – la Giunta ha allungato la convenzione per la gestione dello stadio con l’Ac Perugia a cui vengono invece versati 250mila euro annui per la manutenzione.

Intanto però l’atto dirigenziale numero 1.207 del 17 luglio racconta la vicenda del canone del "Pala Barton" di cui la "concessione d’uso prevede il pagamento di un corrispettivo calcolato in applicazione delle tariffe approvate con deliberazione di Giunta comunale 2016". Il Comune di Perugia, nelle tre stagioni sportive 20172018, 20182019 e 20192020, ha concesso l’utilizzo del palazzetto, tra gli altri, alla Sir Safety "per lo svolgimento delle proprie attività sportive e delle partite federali di pallavolo. A seguito di una recente attività di controllo – si legge nell’atto – l’ufficio ha ricostruito la situazione debitoria di Sir relativa alle annualità 2017, 2018, 2019 e 2020, da cui emerge un debito residuo al 28 febbraio (termine di conclusione anticipata della stagione sportiva a causa dell’emergenza Covid-19), pari a 99.369,57 euro".

Il Comune ha deciso di concedere la rateizzazione in conseguenza del coronavirus e dell’interruzione delle attività della Sir. Emergenza che ha "annullato di fatto la maggior parte degli introiti derivanti dall’attività sportiva – spiega l’atto – e per contro sono rimaste rilevanti spese derivanti da canoni, utenze, tasse e anche compensi per i vari collaboratori sportivi". Senza contare che dalla prossima stagione 20202021 "ci saranno maggiori spese per garantire le condizioni minime di sicurezza tra gli atleti, ivi inclusa una possibile riduzione del numero delle presenze all’interno degli impianti sportivi". Così la Sir verserà subito 11mila euro quale acconto e 10.784 entro il 30 settembre. La parte restante (77.584,78 euro) sarà suddivisa in 24 rate mensili da 3.232 euro a partire dall’1 ottobre.