
Norcia, 21 aprile 2023 - Si era ustionato in varie parti del corpo a causa dell’esplosione di una bombola d’ossigeno, muore in ospedale dopo una settimana di cure intensive. Il cuore di Daniele Gianfermi ha smesso di battere mercoledì mattina all’ospedale di Roma dove era stato trasferito d’urgenza in seguito ad un grave incidente domestico. Purtroppo le sue condizioni era apparse da subito molto gravi.
Il decesso, secondo quanto si è potuto apprendere, è intercorso per complicazioni sostanzialmente legate alle sue condizioni di salute (nella stanza dell’uomo al momento in cui è scoppiato l’incendio c’era anche una bombola di ossigeno).
Era il 12 aprile scorso quando il 34enne, originario di un comune del frusinate, ma residente ormai da diversi anni a Norcia, si trovava all’interno della sua abitazione proprio nella città di San Benedetto e accendendo una sigaretta, avrebbe provocato involontariamente una violenta esplosione di una bombola d’ossigeno utilizzata dall’uomo a fini terapeutici. In breve tempo le fiamme si sono propagate all’interno della casa e non hanno risparmiato l’uomo.
Solo grazie ad un parente che si trovava in un’altra stanza, nella stessa abitazione, è subito scattato l’allarme. L’uomo ha immediatamente prestato i primi soccorsi al 34enne, che già a prima vista è risultato purtroppo ustionato in varie parti del corpo. Le sue condizioni, come si diceva, sono subito apparse gravi e sono intervenuti i sanitari del 118. Gianfermi inizialmente era stato portato in ambulanza all’ospedale di Terni, ma i medici, vista la situazione particolarmente critica del paziente, in breve tempo hanno disposto il trasferimento a Roma.
L’uomo, in gravissime condizioni, è rimasto ricoverato per una settimana sotto le cure intensive dei medici capitolini, che hanno fatto del tutto per mantenerlo in vita, ma la situazione si è ulteriormente aggravata fino al decesso di mercoledì in ospedale. La notizia ha velocemente raggiunto la piccola comunità di Norcia dove l’uomo era comunque molto conosciuto.
Daniele Minni