“I Comuni hanno in carico pochi tributi ormai e ammesso che riescano ad attuare sgravi, sarebbero comunque minimali, rischiando peraltro di complicare i bilanci degli enti locali. Servono misure incentivanti a livello centrale, dalla Regione in su". Così Federico Gori, sindaco di Montecchio e presidente dei piccoli Comuni di Anci, sulla richiesta di Confcommercio di sgravi contributivi a livello comunale per attenuare la crisi.
"Servirebbero misure ad hoc – continua Gori – per chi avvia attività in aree marginali, che di fatto coincidono con i piccoli Comuni. Il problema della marginalità de territori esiste e un’agevolazione delle aree rurali andrebbe anche a beneficio delle grandi città, che proprio per lo spopolamento delle aree minori non riescono più e esaudire la richiesta di servizi. Ma gli sgravi contributivi non possono essere a carico dei bilanci comunali, che già hanno le loro difficoltà. Ad incentivare le attività commerciali dovrebbero essere quegli enti a cui spetta la programmazione, dalla Regione in su. I Comuni, siprattutto i più piccoli, ben poco possono fare"
Intanto a Città della Pieve il sindaco Fausto Risini l’anno scorso ha ridotto di 160mila euro l’importo Tari riscosso dalle imprese. "In pratica - osserva - la quarta rata è stata quasi del tutto abbattuta. Ribadisco però che i Municipi non possono incidere sulle tariffe. Le quote che noi riscuotiamo vanno versate a Tsa su calcoli di Auri e di Arera. Certamente possiamo votare contro il Piano dei rifiuti, ma non è quello il punto. Servono fatti. Così, sempre in materia di sgravi, l’ amministrazione ha deciso di eliminare la Tosap. Ma in una situazione di aumento dei costi energetici, dobbiamo predisporre a bilancio cifre che garantiscano il normale funzionamento del riscaldamento delle scuole e dell’illuminazione pubblica, tanto per fare qualche esempio. Questo Comune ha accantonato 400mila euro in più rispetto all’anno precedente. Abbiamo chiuso con un avanzo di bilancio di 800mila euro: risorse che potrei destinare all’azione migliorativa della città e a tutti quei provvedimenti a sostegno delle imprese in difficoltà, ma che per effetto degli aumenti energetici debbo ridurre del 50%".
Silvia Angelici
Stefano Cinaglia